[ASSISTENZA]:chi paga le spese di spedizione?

Visto che molti utenti si sono trovati a dover rispedire a PCE Italia la stazione completa per ricevere ASSISTENZA IN GARANZIA, volevo sottolineare cosa dice la legge in merito alle spese di spedizione per inviare un prodotto in garanzia in assistenza

Gli artt. 128 – 135 del codice per la “Tutela del Consumatore” (d.lgs. 206/2005) ha abrogato i vecchi artt. 1519 bis – 1519 nonies ed ha fatto chiarezza sulla disciplina dell’intera materia. In quanto legge, il contenuto di detti articoli prevale su ogni regolamento o accordo pubblicato dal venditore sul proprio sito.

L’art. 132 chiarisce i termini in cui è possibile usufruire della garanzia, ovvero…
...."quando il difetto di conformità si manifesta entro il termine di due anni dalla consegna del bene."

Il secondo comma dell’art. 130 prevede che:
In caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4, 5 e 6, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e 9.

Questo comma è molto importante, in quanto prevede che il consumatore non debba pagare nulla per il ripristino ed il comma 6 fa anche chiarezza su quali sono le spese che NON deve addossarsi:
Le spese di cui ai commi 2 e 3 si riferiscono ai costi indispensabili per rendere conformi i beni, in particolare modo con riferimento alle spese effettuate per la spedizione, per la mano d’opera e per i materiali.
Infatti molti negozianti ritengono, senza ragione, che il cliente debba pagare le spese di spedizione per la restituzione del prodotto, ma ciò non è conforme a quanto disposto dall’art. 130 comma 2.

l’art. 130 al comma 5 prevede che:
Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene.

si, credo che l'unici che possono dire qualcosa siano loro, in quanto sono loro che si occupano delle sostituzioni e riparazioni dei problemi inerenti le stazioni meteo.

Ragazzi ho riflettuto su una cosa,
riporto quello che dice "CrasHBoneS"

CrasHBoneS ha scritto:
Questo comma è molto importante, in quanto prevede che il consumatore non debba pagare nulla per il ripristino ed il comma 6 fa anche chiarezza su quali sono le spese che NON deve addossarsi:
Le spese di cui ai commi 2 e 3 si riferiscono ai costi indispensabili per rendere conformi i beni, in particolare modo con riferimento alle spese effettuate per la spedizione, per la mano d’opera e per i materiali.
Infatti molti negozianti ritengono, senza ragione, che il cliente debba pagare le spese di spedizione per la restituzione del prodotto, ma ciò non è conforme a quanto disposto dall’art. 130 comma 2.

l’art. 130 al comma 5 prevede che:
Le riparazioni o le sostituzioni devono essere effettuate entro un congruo termine dalla richiesta e non devono arrecare notevoli inconvenienti al consumatore, tenendo conto della natura del bene e dello scopo per il quale il consumatore ha acquistato il bene.

Questo vuol dire che IL CLIENTE non deve pagare per farsi aggiustare l'ofggetto e riaverlo al proprio domicilio, ma la spesa per mandarlo alla ditta deve provvedere a pagarsela da solo.

Perchè se io vado in un negozio, compro un oggetto, vado a casa e provo l'oggetto e non va, devo ritornare a mie spese nel negozio e farmelo sostituire gratuitamente, ma le spese per il viaggio le DEVO PAGARE IO.

Quindi non mi sembra che ci sia qualcosa di sbagliato.

Infatti molti negozianti ritengono, senza ragione, che il cliente debba pagare le spese di spedizione per la restituzione del prodotto, ma ciò non è conforme a quanto disposto dall’art. 130 comma 2.

ho accennato la cosa a pce italia che poi mi risponderà ma ragionando con marco della cosa mi è venuto in mente che la spesa (secondo noi) che il cliente NON è ovviamente tenuto a fare è quella per la RESTITUZIONE dell'oggetto riparato o sostituito

il che sottointende che

in qualche modo, l'oggetto deve prima arrivare a chi lo ripara in assistenza (esempio pratico tu compri qualcosa che non va, risali in auto e lo porti dove lo hai preso...che poi sia riparato li o spedito a chi di dovere non importa e non paghi certo ma al massimo torni in quel posto posto per riprenderlo...)

quindi la prima spedizione per farti fare assistenza da pce (visto che compri on line), non penso rientra fra le spese che il cliente non deve fare

è la pce quando ti rispedisce la stazione che NON deve farti pagare nulla (come difatti succede).

LUPONERO ha scritto:Ragazzi ho riflettuto su una cosa,
Questo vuol dire che IL CLIENTE non deve pagare per farsi aggiustare l'ofggetto e riaverlo al proprio domicilio, ma la spesa per mandarlo alla ditta deve provvedere a pagarsela da solo.

Perchè se io vado in un negozio, compro un oggetto, vado a casa e provo l'oggetto e non va, devo ritornare a mie spese nel negozio e farmelo sostituire gratuitamente, ma le spese per il viaggio le DEVO PAGARE IO.

Quindi non mi sembra che ci sia qualcosa di sbagliato.

aleg ha scritto:

Infatti molti negozianti ritengono, senza ragione, che il cliente debba pagare le spese di spedizione per la restituzione del prodotto, ma ciò non è conforme a quanto disposto dall’art. 130 comma 2.

ho accennato la cosa a pce italia che poi mi risponderà ma ragionando con marco della cosa mi è venuto in mente che la spesa (secondo noi) che il cliente NON è ovviamente tenuto a fare è quella per la RESTITUZIONE dell'oggetto riparato o sostituito

il che sottointende che

in qualche modo, l'oggetto deve prima arrivare a chi lo ripara in assistenza (esempio pratico tu compri qualcosa che non va, risali in auto e lo porti dove lo hai preso...che poi sia riparato li o spedito a chi di dovere non importa e non paghi certo ma al massimo torni in quel posto posto per riprenderlo...)

quindi la prima spedizione per farti fare assistenza da pce (visto che compri on line), non penso rientra fra le spese che il cliente non deve fare

è la pce quando ti rispedisce la stazione che NON deve farti pagare nulla (come difatti succede).

Riporto pari pari l'art. 130 "Diritti del consumatore"
. Le spese di cui ai commi 2 e 3 si riferiscono ai costi indispensabili per rendere
conformi i beni, in particolare modo con riferimento alle spese effettuate per la
spedizione, per la mano d’opera e per i materiali.

Quell'articolo fa genericamente riferimento alle spese di spedizione [non discrimina da cliente a venditore, da venditore a cliente] e dice chiaramente che il cliente non deve pagare le spese di spedizione.

Infatti molti negozianti ritengono, senza ragione, che il cliente debba pagare le spese di spedizione per la restituzione del prodotto, ma ciò non è conforme a quanto disposto dall’art. 130 comma 2.

secondo me non è l'interpretazione giusta....
si intende per la restituzione post assistenza...
cmq sia io ho scritto a pce perchè non è mio intento star a difesa di nessuno (se non chi è nel giusto) ma capire le cose che non posso dire di conoscere bene

la risposta di pce italia è stata netta anche con un esempio ironico (....) della riparazione di un'auto (che allora dovrebbero venirmi a prendere a casa per la riparazione in officina...)

[su questo esempio ho qualche dubbio perchè non trattasi di vendita a distanza on-line]


loro dicono che quelle sono le loro condizioni che accetti quando acquisti da loro qualcosa (se fosse come scritto nelle norme che avete riportato, le condizioni del venditore sarebbero nulle davanti a queste norme...)

io non so che dire d'altro, ho fatto quel che pensavo giusto per informazione

resto con il dubbio che nel testo si faccia sempre riferimento alle spese di restituzione dell'oggetto (e non di primo invio in assistenza)

- ripeto, non dico questo per difendere pce altrimenti non inviavo neppure una mail a loro (probabilmente facendo anche una figuraccia) -

Ho contattato una persona che ha esperienza in questo tipo di 'questioni' legali per informarmi ulteriormente su questi aspetti e quindi appena ricevo chiarimenti li farò pubblici qui nel forum.



le spese che il venditore deve pagare a suo carico sono quelle di restituzione del prodotto (sostituito o riparato) ricevuto in assistenza dal cliente che paga le spese di primo invio (queste sono anche le condizioni generali di vendita di pce italia come chiaramente indicate nel loro sito web).

d.lgs 206/2005

grazie per la chiarezza, io personalmente nutro molti dubbi, ma si sa, siamo in Italia e siamo bravissimi a fare leggi interpretabili e sempre poco chiare

ho deciso di editare il mio 1° post in quanto non vi sono certezze sulla mia affermazione

solo una precisazione:
le clausole "vessatorie" mi risulta siano vietate: esempio la garanzia minima del codice di tutela del consumatore è di 2 anni
il venditore non può inserire condizioni di vendita che vadano contro alle prescrizioni minime previste dal codice del consumatore

CrasHBoneS ha scritto:grazie per la chiarezza, io personalmente nutro molti dubbi, ma si sa, siamo in Italia e siamo bravissimi a fare leggi interpretabili e sempre poco chiare

ho deciso di editare il mio 1° post in quanto non vi sono certezze sulla mia affermazione

solo una precisazione:
le clausole "vessatorie" mi risulta siano vietate: esempio la garanzia minima del codice di tutela del consumatore è di 2 anni
il venditore non può inserire condizioni di vendita che vadano contro alle prescrizioni minime previste dal codice del consumatore

perchè la garanzia pce sulla stazione non è di 2 anni?...

non nego che secondo me chi compra on line dovrebbe avere più protezione per cui se l 'oggetto mi arriva rotto (e per esempio è un regalo a cui tengo...) non solo non ne posso 'godere' subito ma devo anche perdere tempo per spedirlo via e pagare per questo...

purtroppo la legge al momento si comporta come per il diritto di recesso quando tu scegli per qualsiasi ragione che non DEVI specificare che non vuoi più il prodotto entro un tempo prestabilito

ovvio che i soldi ti vengono restituiti ma, si capisce anche bene, vista la tua decisione, le spese per rimandarlo indietro le paghi te

io penso che questo caso andrebbe distinto dall'esercizio di garanzia per oggetto rotto, non funzionante o diverso dalla descrizione web dove alla fine sono io che ho anche una sorta di danno 'morale' nel non vedermi arrivare quello che volevo (per impossibilità di usarlo causa rottura o perchè non è quello che ho visto descritto...)