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AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
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Re: AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
Molto interessanti, sarebbe un classico inverno da "NINA" con irruzioni fredde continentali, NAO negativa tendente al neutro e persistenza di regime ATL-/SCN+ con ingerenza azzorriana a tratti sui settori più occidentali peninsulari...
virgi- Utente Esperto
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Re: AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
mi pare che a grandi linee ha un senso anche con le proiezioni NOAA NCEP CFS che vedevo giorni fa
l'idea era quella di freddo continetale specie da gennaio ma con rischio di poche precipitazioni (questo del tutto in generale è!)
personalmente, credo poco in queste previsioni a lunghissimo raggio e difatti non mi stimola imparare di più su queste cose anche perchè oltre tutto mi rendo conto che sono molto complicate
avendo molte altre cose da seguire perchè come sapete sto dietro al forum, ho sempre preferito occuparmi di dati e nowcasting piuttosto che teleconnessioni e roba simile
ben venga cmq ogni discorso su tali argomenti
l'idea era quella di freddo continetale specie da gennaio ma con rischio di poche precipitazioni (questo del tutto in generale è!)
personalmente, credo poco in queste previsioni a lunghissimo raggio e difatti non mi stimola imparare di più su queste cose anche perchè oltre tutto mi rendo conto che sono molto complicate
avendo molte altre cose da seguire perchè come sapete sto dietro al forum, ho sempre preferito occuparmi di dati e nowcasting piuttosto che teleconnessioni e roba simile
ben venga cmq ogni discorso su tali argomenti
Re: AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
ovviamente....e' per cercare di dare una forma all'inverno....poi al 90 % si puo' sbagliare...diciamo una tendenza su larga scala a configurazioni da NAO neutra positiva
Ospite- Ospite
Re: AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
vedremo....alle previsioni stagionali si da poca importanza comunque hai fatto bene a farla per avere una minima idea sulla tendenza.
eros- Utente Junior
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Re: AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
AO e NAO saranno al 99.9% negativi per tutto l'inverno perchè nonostante la niña tradizionalmente forza alla positività questi indici abbiamo il sole che in minimo com'è ora forza alla negatività tali indici e fra le due forzanti la forzante solare è nettamente più forte della niña.silvermist ha scritto:ovviamente....e' per cercare di dare una forma all'inverno....poi al 90 % si puo' sbagliare...diciamo una tendenza su larga scala a configurazioni da NAO neutra positiva
Ospite- Ospite
Re: AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
Stefano Riccio ha scritto:AO e NAO saranno al 99.9% negativi per tutto l'inverno perchè nonostante la niña tradizionalmente forza alla positività questi indici abbiamo il sole che in minimo com'è ora forza alla negatività tali indici e fra le due forzanti la forzante solare è nettamente più forte della niña.silvermist ha scritto:ovviamente....e' per cercare di dare una forma all'inverno....poi al 90 % si puo' sbagliare...diciamo una tendenza su larga scala a configurazioni da NAO neutra positiva
ti contraddico perche' una nina strong accelera notevolmente il vortice polare strato troposferico quindi la negativita' potrebbe diventare positivita' nella seconda parte invernale
Ospite- Ospite
Re: AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
Se ci fai caso ho scritto che l'influenza del sole è maggiore di quella della niña, difatti l'unico caso nella storia di niña con AO- e NAO- fu nell'inverno 55/56 quando ci fu l'ultimo minimo solare degno di nota, anche se non era niente di che in confronto al minimo che abbiamo in questi anni che è accentuato di brutto a causa dell'allineamento giganti gassosi e del perelio di Giove che stiamo avendo in questo periodo evento che non avviene dal 1630.
La niña stessa risente direttamente dell'attività solare, per esempio negli ultimi trent'anni abbiamo avuto i tre cicli solari più forti della storia e di conseguenza il niño è stato padrone del Pacifico equatoriale con solo brevissime fasi di ENSO-, mentre, se proseguirà il minimo solare i prossimi anni saranno dominati dai periodi di niña; già questa fase diverrà la fase di niña più intensa della storia da quando si misura il ciclo ENSO, battendo la storica niña del '55/'56.
La niña stessa risente direttamente dell'attività solare, per esempio negli ultimi trent'anni abbiamo avuto i tre cicli solari più forti della storia e di conseguenza il niño è stato padrone del Pacifico equatoriale con solo brevissime fasi di ENSO-, mentre, se proseguirà il minimo solare i prossimi anni saranno dominati dai periodi di niña; già questa fase diverrà la fase di niña più intensa della storia da quando si misura il ciclo ENSO, battendo la storica niña del '55/'56.
Ospite- Ospite
Re: AUTUNNO INVERNO 2010/2011..ECCO COME POTREBBE ESSERE
ULTIMA RE-ANALISI TENDENZA AUTUNNO-INVERNO..NUOVO ORSO NUOVA ERA... www.meteoflash.org
Siamo di fronte ad un intenso episodio di ENSO forse la piu'forte della storia,possiamo ad ora affermare con il senno del poi che si trattera' con molta probabilita' di NINA EAST-BASED,suffragando le ipotesi che il prossimo inverno si mostrera' spesso con il pattern NAO-. Per orientarci sul lunghissimo periodo e fare dei raffronti col passato a livello di ipotesi ovviamente,bisogna spiegare cosa si intende per NINA di cui tanto si parla in quest'ultimo periodo.Per chi non lo sapesse ,con ENSO (EL NINO-SOUTHEN OSCILLATION)si evidenzia quell'oscillazione ciclica (variabile dai 3 ai 7 anni)delle temperature superficiali delle acque del comparto Pacifico centro-orientale con relative modifiche a livello di pressione.Quando si manifesta in particolare la NINA assistiamo alla genesi di anomalie termiche negative di oltre -0,5 fino a -4 gradi sul comparto orientale del pacifico equatoriale,ed in questo caso avviene la sostituzione dei moti convettivi con correnti prevalentemente discendenti con tempo buono,mentre sul comparto occidentale vi e' la situazione opposta con forti moti convettivi e veri cicloni,mentre sul settore Pacifico centro-settentrionale si affermerebbe un vasto hp ,mentre il Canada in simili condizioni avrebbe una situazione termica nettamente sottomedia.
L'anno scorso in molti si chiederanno come mai le traiettorie delle colate gelide erano spesso alte,e penalizzanti per l'Europa meridionale e la risposta va ricercata nello scorso episodio di EL NINO.Esso in particolare andava a forzare la zonalita',con una corrente a getto molto tesa influenzando le ssta,con tripolo molto negativo e persistente.Quest'anno la situazione proporra' maggiori ondulazioni,ed il passaggio della qbo a positiva,non puo' che incentivare una maggiore meridianita' rispetto ad un'anti-zonalita' spesso penalizzante,tutti motivi che faranno felici i centro-meridionali adriatici.Naturalmente prima di gettare sentenze definitive,bisognera' vedere bene come procedera' il raffreddamento radiativo in stratosfera e come interagira' con la troposfera piuttosto inquieta.Rispetto allo scorso anno si e' materializzato tra l'altro una netta modifica del tripolo,ma terrei d'occhio soprattutto le anomalie in area NATL e quelle positive scandinave,le quali stanno generando una situazione di blocco duraturo per la zonalita'.Ci aspettano dunque , risalite sub-tropicali verso le alte latitudini con una lp islandese poco pronunciata con ingresso delle wersterlies molto faticose verso l'area russa con conseguente causa scarso rimescolamento d'aria ,raffreddamento precoce ed estensione del lobo del VPT su quell'area con forte snow cover. Per di piu'la bassa attivita' della nostra stella rende agevole il raffreddamento,dei settori da me indicati con scarsa chiusura delle isopsie del vps. Qui sul nord-europeo tra l'altro un possibile dipolo -+ rende la lp islandese con scarsa penetrazione, e le relative anomalie nord-atlantiche ottimi predictor di blocchi coriacei . Tra l'altro in situazione di AMO+ e PDO- siamo termodinamicamente predisposti ad avere blocchi anche forti nel settore NATL nord-atlantico .
Non dimentichiamoci che la bassa attivita' della nostra stella rende agevole il raffreddamento,dei settori da me indicati con scarsa chiusura delle isopsie del vps. Tra l'altro in situazione di AMO+ e PDO- siamo termodinamicamente predisposti ad avere blocchi anche forti nel settore NATL nord-atlantico ,mentre la velocita' media zonale a causa della diminuzione del dislivello barica polo- equatore rendera' possibili, per un modesto trasporto e assorbimento delle onde di Rossby fino a renderle stazionarie con conseguenti azioni bloccanti a ripetizione.
Per il resto gia' da ora vedo la scarsa penetrazione oceanica ed in tendenza il raffreddamento a levante potrebbe farsi sostanzioso.Non dimentico certo la QBO che a 50 hpa e' passata positiva ed in una situazione di minimo solare dovrebbe tenere disaccoppiati i piani del vp con decoopling ,quindi anche se si verificasse un CW(ovvio che il periodo e' tra nov-dic),la possibilita' che si propaghi un successivo cooling e' scarsa,certamente da monitorare in quanto noto un aleutinico in costante attivazione.Di certo non raggiungeremo rispetto allo scorso anno valori cosi negativi di AO e NAO,e cio' dovrebbe garantire un inverno piu' omogeneo per la nostra penisola e piu'freddo del normale,mentre ad est la Russia farebbe i conti(anche il CANADA)con un inverno rigidissimo. Si formera'dunque in netto anticipo l'orso russo-siberiano,con un autunno che rispettera' i canoni che avevo indicato,a trazione anteriore con precipitazioni abbondanti per tutti,e spesso sottommedia(fasi meridiane prevalenti).Aggiungo che il consistente raffreddamento e' ormai in atto e con l'arretramento su valori normali per la stagione dell'ITCZ potrebbero favorire l'intrusione di aria fredda finalmente anche alle basse latitudini,per il resto non immagino una stagione identica nelle traiettorie allo scorso anno.
Dunque una partenza a trazione anteriore tra novembre e prima meta' di dicembre,con chiusura del varco atlantico e possibili nevicate su molte aree settentrionali(pianura) e regioni appenniniche tutte e adriatiche (collinari al centro)con ingressi sia da n/e che dal rodano,in tutto in una convergenza con minimi mediterranei.
In evoluzione sud-orientale e non stazionanti come lo scorso anno,permettendo al gelo in prima fase di fare la gioia del nord e poi di piegare piu' a sud specie sulle adriatiche,mentre il sud in questo step dovrebbe avere neve collinare quando evolveranno i minimi.
Poi la pausa cui facevamo riferimento in merito alla ripresa parziale dell'AO sino a meta'gennaio quando si costruirebbero forti anticicloni spesso ingombranti,con il gelo orientale che potrebbe bucare a tratti le adriatiche e i meridionali.
Nelle fasi gelide domineranno possibili ponti di WEIKOFF,ma anche affondi meridiani dalla fucina scandinava del VPT,con blocco totale del corridoio oceanico specie da meta' gennaio.Ovviamente le aree nord-occidentali e tirreniche ,vivranno i loro momenti invernali legati a intrusioni instabili da occidente in sovrapposizione al gelo nord-orientale.Le adriatiche e i meridionali avranno pesanti rivincite poi anche da meta' gennaio in poi quando la circolazione russa e balcanica presentera' un conto molto salato.
Prendete questa come linea di tendenza,ed occhio alla stratosfera che potrebbe ribaltare,seppure ad ora molto improbabile il tutto,come vedete gli ingredienti ci sono per accontentare tutti,ora alla natura la palla..
Siamo di fronte ad un intenso episodio di ENSO forse la piu'forte della storia,possiamo ad ora affermare con il senno del poi che si trattera' con molta probabilita' di NINA EAST-BASED,suffragando le ipotesi che il prossimo inverno si mostrera' spesso con il pattern NAO-. Per orientarci sul lunghissimo periodo e fare dei raffronti col passato a livello di ipotesi ovviamente,bisogna spiegare cosa si intende per NINA di cui tanto si parla in quest'ultimo periodo.Per chi non lo sapesse ,con ENSO (EL NINO-SOUTHEN OSCILLATION)si evidenzia quell'oscillazione ciclica (variabile dai 3 ai 7 anni)delle temperature superficiali delle acque del comparto Pacifico centro-orientale con relative modifiche a livello di pressione.Quando si manifesta in particolare la NINA assistiamo alla genesi di anomalie termiche negative di oltre -0,5 fino a -4 gradi sul comparto orientale del pacifico equatoriale,ed in questo caso avviene la sostituzione dei moti convettivi con correnti prevalentemente discendenti con tempo buono,mentre sul comparto occidentale vi e' la situazione opposta con forti moti convettivi e veri cicloni,mentre sul settore Pacifico centro-settentrionale si affermerebbe un vasto hp ,mentre il Canada in simili condizioni avrebbe una situazione termica nettamente sottomedia.
L'anno scorso in molti si chiederanno come mai le traiettorie delle colate gelide erano spesso alte,e penalizzanti per l'Europa meridionale e la risposta va ricercata nello scorso episodio di EL NINO.Esso in particolare andava a forzare la zonalita',con una corrente a getto molto tesa influenzando le ssta,con tripolo molto negativo e persistente.Quest'anno la situazione proporra' maggiori ondulazioni,ed il passaggio della qbo a positiva,non puo' che incentivare una maggiore meridianita' rispetto ad un'anti-zonalita' spesso penalizzante,tutti motivi che faranno felici i centro-meridionali adriatici.Naturalmente prima di gettare sentenze definitive,bisognera' vedere bene come procedera' il raffreddamento radiativo in stratosfera e come interagira' con la troposfera piuttosto inquieta.Rispetto allo scorso anno si e' materializzato tra l'altro una netta modifica del tripolo,ma terrei d'occhio soprattutto le anomalie in area NATL e quelle positive scandinave,le quali stanno generando una situazione di blocco duraturo per la zonalita'.Ci aspettano dunque , risalite sub-tropicali verso le alte latitudini con una lp islandese poco pronunciata con ingresso delle wersterlies molto faticose verso l'area russa con conseguente causa scarso rimescolamento d'aria ,raffreddamento precoce ed estensione del lobo del VPT su quell'area con forte snow cover. Per di piu'la bassa attivita' della nostra stella rende agevole il raffreddamento,dei settori da me indicati con scarsa chiusura delle isopsie del vps. Qui sul nord-europeo tra l'altro un possibile dipolo -+ rende la lp islandese con scarsa penetrazione, e le relative anomalie nord-atlantiche ottimi predictor di blocchi coriacei . Tra l'altro in situazione di AMO+ e PDO- siamo termodinamicamente predisposti ad avere blocchi anche forti nel settore NATL nord-atlantico .
Non dimentichiamoci che la bassa attivita' della nostra stella rende agevole il raffreddamento,dei settori da me indicati con scarsa chiusura delle isopsie del vps. Tra l'altro in situazione di AMO+ e PDO- siamo termodinamicamente predisposti ad avere blocchi anche forti nel settore NATL nord-atlantico ,mentre la velocita' media zonale a causa della diminuzione del dislivello barica polo- equatore rendera' possibili, per un modesto trasporto e assorbimento delle onde di Rossby fino a renderle stazionarie con conseguenti azioni bloccanti a ripetizione.
Per il resto gia' da ora vedo la scarsa penetrazione oceanica ed in tendenza il raffreddamento a levante potrebbe farsi sostanzioso.Non dimentico certo la QBO che a 50 hpa e' passata positiva ed in una situazione di minimo solare dovrebbe tenere disaccoppiati i piani del vp con decoopling ,quindi anche se si verificasse un CW(ovvio che il periodo e' tra nov-dic),la possibilita' che si propaghi un successivo cooling e' scarsa,certamente da monitorare in quanto noto un aleutinico in costante attivazione.Di certo non raggiungeremo rispetto allo scorso anno valori cosi negativi di AO e NAO,e cio' dovrebbe garantire un inverno piu' omogeneo per la nostra penisola e piu'freddo del normale,mentre ad est la Russia farebbe i conti(anche il CANADA)con un inverno rigidissimo. Si formera'dunque in netto anticipo l'orso russo-siberiano,con un autunno che rispettera' i canoni che avevo indicato,a trazione anteriore con precipitazioni abbondanti per tutti,e spesso sottommedia(fasi meridiane prevalenti).Aggiungo che il consistente raffreddamento e' ormai in atto e con l'arretramento su valori normali per la stagione dell'ITCZ potrebbero favorire l'intrusione di aria fredda finalmente anche alle basse latitudini,per il resto non immagino una stagione identica nelle traiettorie allo scorso anno.
Dunque una partenza a trazione anteriore tra novembre e prima meta' di dicembre,con chiusura del varco atlantico e possibili nevicate su molte aree settentrionali(pianura) e regioni appenniniche tutte e adriatiche (collinari al centro)con ingressi sia da n/e che dal rodano,in tutto in una convergenza con minimi mediterranei.
In evoluzione sud-orientale e non stazionanti come lo scorso anno,permettendo al gelo in prima fase di fare la gioia del nord e poi di piegare piu' a sud specie sulle adriatiche,mentre il sud in questo step dovrebbe avere neve collinare quando evolveranno i minimi.
Poi la pausa cui facevamo riferimento in merito alla ripresa parziale dell'AO sino a meta'gennaio quando si costruirebbero forti anticicloni spesso ingombranti,con il gelo orientale che potrebbe bucare a tratti le adriatiche e i meridionali.
Nelle fasi gelide domineranno possibili ponti di WEIKOFF,ma anche affondi meridiani dalla fucina scandinava del VPT,con blocco totale del corridoio oceanico specie da meta' gennaio.Ovviamente le aree nord-occidentali e tirreniche ,vivranno i loro momenti invernali legati a intrusioni instabili da occidente in sovrapposizione al gelo nord-orientale.Le adriatiche e i meridionali avranno pesanti rivincite poi anche da meta' gennaio in poi quando la circolazione russa e balcanica presentera' un conto molto salato.
Prendete questa come linea di tendenza,ed occhio alla stratosfera che potrebbe ribaltare,seppure ad ora molto improbabile il tutto,come vedete gli ingredienti ci sono per accontentare tutti,ora alla natura la palla..
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