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Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
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Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
Interessante articolo quanto mai di recente attualità dopo gli episodi alluvionali di liguria e toscana
http://www.climalteranti.it/2011/11/12/l-impatto-combinato-dei-cambiamenti-del-clima-e-dell-uso-del-suolo/
non tutti sono concordi sul fatto che il clima stia cambiando verso una riscaldamento globale e non c'è certezza su come questo potrebbe regolare gli episodi precipitativi che tuttavia sembrano aumentati come frequenza negli eventi estremi mentre sarebbe diminuita la piovosità media
il suolo, spesso colpito da incendi in diverse aree mediterrane sarebbe dunque più vulnerabile agli agenti atmosferici con il pericolo che durante le precipitazioni più materiale si mobiliti raggiungendo come corpi solidi gli alvei dei corsi d'acqua e indebolendo i pendii instabili (a tutto vantaggio delle frane)
gli incendi stessi, nei periodi siccitosi (spesso prolungati) rendono arido il terreno (fenomeno maggiorato dalla mancanza di vegetazione) che si impermeabilizza facendo si che nel caso di forti eventi pluviotrici, il deflusso delle acque meteoriche sia molto più veloce verso gli alvevi favorendo la rapidità delle piene (anche la mancanza di vegetazione a fusto alto non va a contrastare il rallentamento nel deflusso)
si innesca un meccanismo che rende il territorio molto vulnerabile a gravi eventi idrogeologici amplificati poi negli ambiti urbani fittamente abitati dove si è tolto sempre più spazio alla natura (cementificazione che impermeabilizza il terreno, tombamento dei corsi e restringimento degli alvei...cattiva cura degli stessi)
ecco che tutto il bacino idrografico di un corso ha importanti problematiche di sicurezza da monte a valle fino alle zone di foce in corrispondenza della costa sempre più urbanizzata (vedi recenti avvenimenti)
http://www.climalteranti.it/2011/11/12/l-impatto-combinato-dei-cambiamenti-del-clima-e-dell-uso-del-suolo/
non tutti sono concordi sul fatto che il clima stia cambiando verso una riscaldamento globale e non c'è certezza su come questo potrebbe regolare gli episodi precipitativi che tuttavia sembrano aumentati come frequenza negli eventi estremi mentre sarebbe diminuita la piovosità media
il suolo, spesso colpito da incendi in diverse aree mediterrane sarebbe dunque più vulnerabile agli agenti atmosferici con il pericolo che durante le precipitazioni più materiale si mobiliti raggiungendo come corpi solidi gli alvei dei corsi d'acqua e indebolendo i pendii instabili (a tutto vantaggio delle frane)
gli incendi stessi, nei periodi siccitosi (spesso prolungati) rendono arido il terreno (fenomeno maggiorato dalla mancanza di vegetazione) che si impermeabilizza facendo si che nel caso di forti eventi pluviotrici, il deflusso delle acque meteoriche sia molto più veloce verso gli alvevi favorendo la rapidità delle piene (anche la mancanza di vegetazione a fusto alto non va a contrastare il rallentamento nel deflusso)
si innesca un meccanismo che rende il territorio molto vulnerabile a gravi eventi idrogeologici amplificati poi negli ambiti urbani fittamente abitati dove si è tolto sempre più spazio alla natura (cementificazione che impermeabilizza il terreno, tombamento dei corsi e restringimento degli alvei...cattiva cura degli stessi)
ecco che tutto il bacino idrografico di un corso ha importanti problematiche di sicurezza da monte a valle fino alle zone di foce in corrispondenza della costa sempre più urbanizzata (vedi recenti avvenimenti)
Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
non tutti sono concordi sul fatto che il clima stia cambiando verso una riscaldamento globale
Ma l'articolo non lo dice, anzi dà per scontato che il riscaldamento globale esista.
Tra l'altro, forse andando fuori topic, ne approfitto per ricordare che la stragrande maggioranza dei climatologi nel mondo è d'accordo sulla teoria del global warming. E stiamo parlando di climatologi, non di meteorologi...
In internet e anche in questo forum si dibatte ancora se il riscaldamento globale sia in atto o meno e se sia prodotto dall'uomo, mentre il dibattito tra gli esperti è già oltre da tanto tempo. Certo, è vero che il clima è cosa molto complessa e che il sistema Terra gode di anelli di retroazione negativi e positivi, che possono compensare o amplificare certe perturbazioni, per riportare il pianeta a un nuovo punto di equilibrio (che tra l'altro non è detto che tale punto di equilibrio sia favorevole alla vita dell'uomo)... è vero che il clima si studia su lunghi periodi di tempo.. che tanti aspetti ancora non si conoscono.. ma secondo me non bisogna cadere nella trappola della "troppa informazione", che fa perdere di vista i principi generali.
Bisogna tenere presente che di global warming si parlava già all'inizio del '900 (vedi Arrhenius per esempio, che teorizzò l'influenza della CO2 antropica sulla temperatura) e non è un'invenzione degli ultimi anni..
E poi basta vedere il grafico che mostra l'aumento esponenziale della CO2 dalla rivoluzione industriale ad oggi.. con valori mai superati negli ultimi 420.000 anni e molto probabilmente neppure negli ultimi 20 milioni di anni (dati IPCC), con un aumento della T globale di circa 0,6 gradi nel ventesimo secolo.
E non scordare che se non ci fosse l'effetto serra si viaggerebbe a una T di -18 gradi circa. E che bruciare i combustibili fossili (derivanti dalla decomposizione delle piante, che quando erano in vita hanno assorbito CO2, tra l'altro permettendo il famoso passaggio da atmosfera riducente a atmosfera ossidante..) significa per forza emettere nell'aria la CO2 intrappolata e seguire il processo inverso, che è stato frutto di milioni di anni...
Io non credo che occorrano grandi ragionamenti e prove per ritenere che il riscaldamento globale esista o meno e che sia provocato dall'uomo. Tra l'altro, riusciamo a inquinare fiumi, mari.. l'aria delle nostre città.. i nostri alimenti.. alteriamo i nostri ambienti.. non è poi così assurdo affermare che stiamo cambiando anche il clima;)
La verità è che ci stiamo autodistruggendo e che questa cosa fa una paura matta e, tra chi nega, chi non pensa di riuscire a fare la differenza e chi non se ne cura, coloro che si battono per svegliare le coscienze e cercare di trovare una soluzione per invertire la rotta sono troppo pochi e inascoltati.
jet- Utente Junior
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Località : Viareggio
Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
Io a tempo perso ho letto spesso discussioni su questi temi nei siti meteo poi ho mollato tutto perchè si entra in cose che andrebbero studiate come lavoro e anche fra pareri apparentemente esperti che vengono scritti ci possono stare grossi errori
ci sono poi centinaia di siti-forum specializzati anche in lingua da consultare e come ti ripeto ci vorrebbe il tempo solo per star dietro a questa cosa
cmq sia
mi pare di aver letto tempo fa che venne fuori un grosso caos riguardo alla manipolazione dei dati ipcc ecc tanto da far letteralmente saltare in aria internet...
nei forum meteo e clima ci sono topic di centinaia di pagine dove la gente di è messa a analizzare i dati e i grafici fatti filtrare all'esterno
di dubbi ce ne sono
basti pensare alla famosa questione dell'hockey stick (non so se ti è capito di leggere cosa sia)
quindi andrei molto cauto
io non ho ancora capito come mai secondo una riscostruzione paleo climatica ci sarebbe l'optimum termico medioevale (con temp. superiori anche alle attuali e la rivoluzione industriale non c'era ancora...) mentre secondo un altra riscostruzione l'ultimo millennio mi pare abbastanza costante tranne il picco in aumento finale attorno agli anni 2000 (da qui il nome hocky stick per la forma del grafico a mazza da hockey..)
poi una domanda visto che mi pare sei ferrata
ma quando si parla dei gas serra, il vapor d'acqua non è tanto importante se non di più del biossido di carbonio?...perchè anche qui ho letto cose divergenti visto che più che altro è solo la co2 ad essere sulla bocca di tutti
(a pezzi poi mi vengono in mente diverse altre cose ma ora non ho tempo e voglia per buttarmi in ricerche per argomentare bene ma ad esempio...si legge da diverse parti in rete che l'aumento della c02 secondo alcuni è seguente a un aumento termico e non antecedente come causa stessa del riscaldamento...altra cosa...i modelli climatici pare che stiano toppando le temp. che erano previste per questi anni quando c'è ancora tanto da capire ad esempio nelle misure satellitari di vari enti che monitorizzano l'andamento termico del pianeta per tirarne fuori un dato che serva da prova...)
ciao
__________________
senza entrare nel ginepraio metto questo grafico che potrebbe interessare a chi non ha mai avuto modo di domandarsi quale sia l'andamento termico da circa 2000 anni prima di cristo ad oggi
l'ho preso fra tanti e non pretendo sia esatto, ce ne saranno di meglio, è solo per dare un'idea
ci sono poi centinaia di siti-forum specializzati anche in lingua da consultare e come ti ripeto ci vorrebbe il tempo solo per star dietro a questa cosa
cmq sia
mi pare di aver letto tempo fa che venne fuori un grosso caos riguardo alla manipolazione dei dati ipcc ecc tanto da far letteralmente saltare in aria internet...
nei forum meteo e clima ci sono topic di centinaia di pagine dove la gente di è messa a analizzare i dati e i grafici fatti filtrare all'esterno
di dubbi ce ne sono
basti pensare alla famosa questione dell'hockey stick (non so se ti è capito di leggere cosa sia)
quindi andrei molto cauto
io non ho ancora capito come mai secondo una riscostruzione paleo climatica ci sarebbe l'optimum termico medioevale (con temp. superiori anche alle attuali e la rivoluzione industriale non c'era ancora...) mentre secondo un altra riscostruzione l'ultimo millennio mi pare abbastanza costante tranne il picco in aumento finale attorno agli anni 2000 (da qui il nome hocky stick per la forma del grafico a mazza da hockey..)
poi una domanda visto che mi pare sei ferrata
ma quando si parla dei gas serra, il vapor d'acqua non è tanto importante se non di più del biossido di carbonio?...perchè anche qui ho letto cose divergenti visto che più che altro è solo la co2 ad essere sulla bocca di tutti
(a pezzi poi mi vengono in mente diverse altre cose ma ora non ho tempo e voglia per buttarmi in ricerche per argomentare bene ma ad esempio...si legge da diverse parti in rete che l'aumento della c02 secondo alcuni è seguente a un aumento termico e non antecedente come causa stessa del riscaldamento...altra cosa...i modelli climatici pare che stiano toppando le temp. che erano previste per questi anni quando c'è ancora tanto da capire ad esempio nelle misure satellitari di vari enti che monitorizzano l'andamento termico del pianeta per tirarne fuori un dato che serva da prova...)
ciao
__________________
senza entrare nel ginepraio metto questo grafico che potrebbe interessare a chi non ha mai avuto modo di domandarsi quale sia l'andamento termico da circa 2000 anni prima di cristo ad oggi
l'ho preso fra tanti e non pretendo sia esatto, ce ne saranno di meglio, è solo per dare un'idea
Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
hehehhe, come volevasi dimostrare.. troppe informazioni, troppa gente (con quali competenze?) che cerca di ragionare su una miriade di dati e studi.. e alla fine non si capisce più niente. Internet è un pozzo di informazioni, ma va saputo usare e soprattutto non ci si deve perdere dentro.. questa è una delle raccomandazioni che mi sono sempre sentita fare dai vari professori.. e dicevano bene. In più sommiamoci il clima di sospetto e diffidenza che ormai dilaga tra le persone.. ed ecco che il riscaldamento globale diventa il frutto di un complotto, magari "della lobby dei pannelli solari" (battuta di Luca Mercalli a Lucca, l'anno scorso).
Sarò sincera, Aleg, non so cosa sia l'hocky stick e altre cose che hai menzionato, però non c'è studio o tesi che per ora, basandomi sulle mie conoscenze e sulla mia coscienza, mi abbia messo dei dubbi sulla teoria del global warming. E magari fosse il contrario.. Come ho già scritto, mi attengo molto ai principi generali... a quelle cose che si studiano per esempio a ecologia.. e che alla fine sono la base di tutto.
Per quanto riguarda il vapore acqueo, esso viene trascurato nel meccanismo dell’effetto serra, o comunque non è considerato alla stregua degli altri (C02, metano, ecc.), perchè la quantità emessa dalle attività antropiche rappresenta circa 1/1000 di quello proveniente dalla evaporazione delle acque dolci e salate e la sua concentrazione, a differenza di quella della CO2, non ha subito modifiche sostanziali negli ultimi 100 anni. Inoltre, l’aumento dell’anidride carbonica determina un incremento di temperatura che a sua volta provoca maggiore evaporazione. Così la maggiore quantità di vapore acqueo in atmosfera da un lato determina un ulteriore aumento di temperatura (feedback positivo), tenuto conto che l’acqua è un gas serra, dall’altro provoca una maggiore nuvolosità con variazione dell’albedo medio della terra (feedback negativo).
Per quanto riguarda i dati errati dell'IPCC, posso dire che ciò riflette un difetto in generale di tutti gli scienziati che credono di poter prevedere esattamente di quanto la T crescerà e il relativo tempo. In questo c'è tanta incertezza, proprio a causa del fatto che il sistema Terra è complesso e ci sono tutti i meccanismi di retroazione positivi e negativi con i relativi tempi di risposta. Purtroppo tutto ciò crea confusione e basta, i negazionisti afferranno al volo questi episodi e la gente alla fine non capisce più nulla.
Sarò sincera, Aleg, non so cosa sia l'hocky stick e altre cose che hai menzionato, però non c'è studio o tesi che per ora, basandomi sulle mie conoscenze e sulla mia coscienza, mi abbia messo dei dubbi sulla teoria del global warming. E magari fosse il contrario.. Come ho già scritto, mi attengo molto ai principi generali... a quelle cose che si studiano per esempio a ecologia.. e che alla fine sono la base di tutto.
Per quanto riguarda il vapore acqueo, esso viene trascurato nel meccanismo dell’effetto serra, o comunque non è considerato alla stregua degli altri (C02, metano, ecc.), perchè la quantità emessa dalle attività antropiche rappresenta circa 1/1000 di quello proveniente dalla evaporazione delle acque dolci e salate e la sua concentrazione, a differenza di quella della CO2, non ha subito modifiche sostanziali negli ultimi 100 anni. Inoltre, l’aumento dell’anidride carbonica determina un incremento di temperatura che a sua volta provoca maggiore evaporazione. Così la maggiore quantità di vapore acqueo in atmosfera da un lato determina un ulteriore aumento di temperatura (feedback positivo), tenuto conto che l’acqua è un gas serra, dall’altro provoca una maggiore nuvolosità con variazione dell’albedo medio della terra (feedback negativo).
Per quanto riguarda i dati errati dell'IPCC, posso dire che ciò riflette un difetto in generale di tutti gli scienziati che credono di poter prevedere esattamente di quanto la T crescerà e il relativo tempo. In questo c'è tanta incertezza, proprio a causa del fatto che il sistema Terra è complesso e ci sono tutti i meccanismi di retroazione positivi e negativi con i relativi tempi di risposta. Purtroppo tutto ciò crea confusione e basta, i negazionisti afferranno al volo questi episodi e la gente alla fine non capisce più nulla.
jet- Utente Junior
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Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
jet ha scritto:hehehhe, come volevasi dimostrare.. troppe informazioni, troppa gente (con quali competenze?) che cerca di ragionare su una miriade di dati e studi.. e alla fine non si capisce più niente. Internet è un pozzo di informazioni, ma va saputo usare e soprattutto non ci si deve perdere dentro.. questa è una delle raccomandazioni che mi sono sempre sentita fare dai vari professori.. e dicevano bene. In più sommiamoci il clima di sospetto e diffidenza che ormai dilaga tra le persone.. ed ecco che il riscaldamento globale diventa il frutto di un complotto, magari "della lobby dei pannelli solari" (battuta di Luca Mercalli a Lucca, l'anno scorso).
Sarò sincera, Aleg, non so cosa sia l'hocky stick e altre cose che hai menzionato, però non c'è studio o tesi che per ora, basandomi sulle mie conoscenze e sulla mia coscienza, mi abbia messo dei dubbi sulla teoria del global warming. E magari fosse il contrario.. Come ho già scritto, mi attengo molto ai principi generali... a quelle cose che si studiano per esempio a ecologia.. e che alla fine sono la base di tutto.
Per quanto riguarda il vapore acqueo, esso viene trascurato nel meccanismo dell’effetto serra, o comunque non è considerato alla stregua degli altri (C02, metano, ecc.), perchè la quantità emessa dalle attività antropiche rappresenta circa 1/1000 di quello proveniente dalla evaporazione delle acque dolci e salate e la sua concentrazione, a differenza di quella della CO2, non ha subito modifiche sostanziali negli ultimi 100 anni. Inoltre, l’aumento dell’anidride carbonica determina un incremento di temperatura che a sua volta provoca maggiore evaporazione. Così la maggiore quantità di vapore acqueo in atmosfera da un lato determina un ulteriore aumento di temperatura (feedback positivo), tenuto conto che l’acqua è un gas serra, dall’altro provoca una maggiore nuvolosità con variazione dell’albedo medio della terra (feedback negativo).
Per quanto riguarda i dati errati dell'IPCC, posso dire che ciò riflette un difetto in generale di tutti gli scienziati che credono di poter prevedere esattamente di quanto la T crescerà e il relativo tempo. In questo c'è tanta incertezza, proprio a causa del fatto che il sistema Terra è complesso e ci sono tutti i meccanismi di retroazione positivi e negativi con i relativi tempi di risposta. Purtroppo tutto ciò crea confusione e basta, i negazionisti afferranno al volo questi episodi e la gente alla fine non capisce più nulla.
ho messo in evidenza due punti del tuo discorso che ritengo molto importanti e li appoggio a pieno
sul primo già ho detto io e lo vedo anche in campo meteo anzi
nel corso degli anni passando sempre più tempo a leggere i forum, prima ho imparato poi mi sono stufato perchè mi è incominciata a prendere la sensazione (ti parlo in campo meteo) che molti appassionati anche se competenti, vanno a toccare cose molto complicate non avendo le basi per farlo e questo specie in grossi forum nazionali da poi seguito a centinaia di appassionati meteo che poi imparano a loro volta da chi ' ne sa di più ' ma spesso io non vedo mai un attento controllo in cosa si scrive
e qui molti mi direbbero - che rompi le palle! nei forum si scrive per hobby mica per lavoro -
si lo so ma a me non piace fare cosi e se una cosa non la vedo spiegata bene da chi la sa bene, la prendo con le molle
che poi fra migliaia di commenti anche molto complessi e articolati ce ne sia alcuni di chi ha competenze non lo metto in dubbio ma molto di cosa si legge ha solo una forte apparenza di professionalità perchè ad esempio copiato e ricopiato da altri
(occhio bene che se no qualcuno capisce male cosa dico...io non sto dicendo che non si può copiare e riportare con fonte una spiegazione di un'altra persona, dico che non andrebbe data come spiegazione certa spacciata come se fosse frutto delle proprie abilità professionali maturate in anni di studio e lavoro in campo meteo piuttosto che climatico ecc)
il secondo punto che ho evidenziato è utile perchè spieghi molto bene due feedback del vapor d'acqua sulla temperatura e che l'aumento dell h2O parte dall'aumento di CO2 (devo recuperare quella cosa interessante secondo cui alcuni avrebbero visto che l'aumento di CO2 sarebbe successivio all'aumento termico il che se fosse vero 'cozzerebbe' non poco con il suo peso sul GW....o meglio sul AGW)
Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
esco dal tema principale di questa discussione ma ti voglio far leggere questo 'articolo' che è interessante almeno per riflettere se vengano dette cose con o senza senso
http://www.skepticalscience.com/translation.php?a=7&l=17
si parla della correlazione fra l'andamento della co2 e le temperature considerando i grossi serbatoi naturali di co2 ovvero gli oceani che con le loro variazioni di temperatura regolano quanta co2 rilasciano o meno in atm
http://www.skepticalscience.com/translation.php?a=7&l=17
si parla della correlazione fra l'andamento della co2 e le temperature considerando i grossi serbatoi naturali di co2 ovvero gli oceani che con le loro variazioni di temperatura regolano quanta co2 rilasciano o meno in atm
Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
jet ha scritto:hehehhe, come volevasi dimostrare.. troppe informazioni, troppa gente (con quali competenze?) che cerca di ragionare su una miriade di dati e studi.. e alla fine non si capisce più niente. Internet è un pozzo di informazioni, ma va saputo usare e soprattutto non ci si deve perdere dentro.. questa è una delle raccomandazioni che mi sono sempre sentita fare dai vari professori.. e dicevano bene. In più sommiamoci il clima di sospetto e diffidenza che ormai dilaga tra le persone.. ed ecco che il riscaldamento globale diventa il frutto di un complotto, magari "della lobby dei pannelli solari" (battuta di Luca Mercalli a Lucca, l'anno scorso).
Sarò sincera, Aleg, non so cosa sia l'hocky stick e altre cose che hai menzionato, però non c'è studio o tesi che per ora, basandomi sulle mie conoscenze e sulla mia coscienza, mi abbia messo dei dubbi sulla teoria del global warming. E magari fosse il contrario.. Come ho già scritto, mi attengo molto ai principi generali... a quelle cose che si studiano per esempio a ecologia.. e che alla fine sono la base di tutto.
Per quanto riguarda il vapore acqueo, esso viene trascurato nel meccanismo dell’effetto serra, o comunque non è considerato alla stregua degli altri (C02, metano, ecc.), perchè la quantità emessa dalle attività antropiche rappresenta circa 1/1000 di quello proveniente dalla evaporazione delle acque dolci e salate e la sua concentrazione, a differenza di quella della CO2, non ha subito modifiche sostanziali negli ultimi 100 anni. Inoltre, l’aumento dell’anidride carbonica determina un incremento di temperatura che a sua volta provoca maggiore evaporazione. Così la maggiore quantità di vapore acqueo in atmosfera da un lato determina un ulteriore aumento di temperatura (feedback positivo), tenuto conto che l’acqua è un gas serra, dall’altro provoca una maggiore nuvolosità con variazione dell’albedo medio della terra (feedback negativo).
Ti hanno insegnato anche studi, tesi e fisiologia della retroazione a scuola?
virgi- Utente Esperto
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Località : Chianciano Terme 445m centro storico, Firenze Nord 51m s.l.m.
Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
Ti hanno insegnato anche studi, tesi e fisiologia della retroazione a scuola?
Sì. Perchè?
jet- Utente Junior
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Località : Viareggio
Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
Bene, sono contento per te.
Complimenti per la memoria e l'interesse, io ecologia l'ho fatta alle elementari.
Complimenti per la memoria e l'interesse, io ecologia l'ho fatta alle elementari.
virgi- Utente Esperto
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Località : Chianciano Terme 445m centro storico, Firenze Nord 51m s.l.m.
Re: Correlazioni fra i cambiamenti del clima, dell'uso del suolo e la frequenza degli episodi alluvionali.
jet ha scritto:
Bisogna tenere presente che di global warming si parlava già all'inizio del '900 (vedi Arrhenius per esempio, che teorizzò l'influenza della CO2 antropica sulla temperatura) e non è un'invenzione degli ultimi anni..
E poi basta vedere il grafico che mostra l'aumento esponenziale della CO2 dalla rivoluzione industriale ad oggi.. con valori mai superati negli ultimi 420.000 anni e molto probabilmente neppure negli ultimi 20 milioni di anni (dati IPCC), con un aumento della T globale di circa 0,6 gradi nel ventesimo secolo.
La mia provocazione sta nel fatto che non puoi prendere per vera una ricostruzione paleo-climatica della CO2 fino a 20mln di anni fa e poi dire che gli stessi sono in difetto perché cercano di prevedere il futuro con dei grafici eloquenti, ma raggiranti.
Il rapporto IPCC del 2007 ha limato di 0.6°/0.7° la precedente predizione di aumento medio termico globale del rapporto del 2001, che mostrava un deltaT entro il 2100 di +3°.
Da dispense universitarie di chimica ambientale:
"le immissioni antropiche di CO2 sono solo il 4% della quantità di CO2 prodotta dalla natura,
per cui anche piccoli aumenti percentuali di efficienza nella fotosintesi possono avere effetti
rilevanti nel compensare l’aumento di CO2 provocato dalle attività umane"
Non dico che non esiste il riscaldamento globale, l'hanno teorizzato in diversi tra cui anche Fourier oltre a quello che hai citato tu, ma credo che possano esistere dei fattori di compensazione naturali o artificiali, in possesso della scienza, che non sono resi noti per le stesse ragioni per cui non è uscito subito lo scandalo di climategate e per cui questo documento riportato di seguito in precedenza non lo conosceva nessuno:
ftp://ftp.ncdc.noaa.gov/pub/data/anomalies/monthly.land_ocean.90S.90N.df_1901-2000mean.dat
virgi- Utente Esperto
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