Ieri sera 10 maggio Porta a Porta RAI1 meteorologia, clima, inquinamento e eruzioni vulcaniche.

Fonte dell'articolo: MeteoWeb.it (clicca qui)
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Ospiti d’onore per la puntata speciale di ’Porta a Porta’ condotta da Bruno
Vespa ieri sera su meteorologia, clima, cambiamenti climatici,
eruzioni vulcaniche, inquinamento ecc. ecc.

Franco Battaglia, Giampiero
Maracchi, Giancarlo Bonelli il Ministro al Turismo Michela
Brambilla, Ermete Realacci ... gli ospiti sono di tutto
rispetto, e ci sarebbero tutti i presupposti per una trasmissione di un
certo livello scientifico (anche se rispetto al Ministro del Turismo,
avrebbe avuto più senso quello dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo).
Ma la trasmissione delude le attese.

Come e quanto s’è parlato
di scienza? Poco, o niente. E comunque male.
Ci ha provato Franco
Battaglia, sempre stoppato. Qualche battuta e basta da Giampiero
Maracchi e Giancarlo Bonelli , ma molto più spazio
all’economia, alla produzione energetica (nucleare o green economy?), al
turismo (alla fine al Brambilla ha parlato più di tutti) e al
rapporto tra operatori turistici e previsori del tempo,
all’abbigliamento e via così a cavalcare i luoghi comuni più storici del
nostro Paese (e non solo).

Eppure i servizi erano tutti gustosi e
appetitosi. Anche abbastanza tecnici: da apprezzare lo sforzo di una
redazone che scientifica non è, a trattare con grande padronanza
argomenti così delicati.
E poi il vulcano, l’Eyjafjallajokull
finalmente sentito nominare in televisione! Per la prima volta: chapeau!

Dai
sondaggi di Renato Mannheimer è emersa tutta l’ignoranza e
l’ambiguità, spesso ipocrita, della gente comune che non può capirne
molto di queste materie così tecniche. Più o meno il 90% degli
Italiani si dice convinto che il clima stia cambiando rapidamente, che
le temperature stiano aumentando, che i ghiacci si stiano sciogliendo,
che stiano aumentando anche i tornado, gli uragani, le frane, le
inondazioni, tutti i fenomeni estremi e, soprattutto, che tutto ciò sia
colpa dell’uomo.
Poi, d’altra parte, il 60% degli stessi
intervistati ritiene che sui temi climatici e ambientali ci sia "troppo
allarmismo"! Ma come: prima si dicono catastrofisti più che mai, e
poi dicono che i media fanno troppo allarmismo? Evidentemente c’è
qualcusa che non funziona, non certo nei sondaggi - professionali come
sempre - quanto invece nell’approccio dell’opinione pubblica
all’argomento climatico, schiavo di continui soprusi scientifici a
dispetto di un insistito martellamento mediatico che tende, sì, a
esaltare gli allarmismi facendo però così perdere il contatto con la
realtà.

Bruno Vespa arriva addirittura a chiedere se
l’eruzione dell’Eyjafjallajokull sia un fenomeno naturale "normale" o
dovuto a qualcosa di strano. E in studio ci si preoccupa se le ceneri
possono provocare danni alla salute: "senza dubbio sono molto peggio i
gas di scarico delle automobili", precisa giustamente Maracchi.

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Come al solito, quando
di clima e di meteo si parla in Tv, prevale la confusione.

E anche un
pò di sconforto per chi, finalmente contento che una volta tanto in tv
c’è qualcosa di piacevole rispetto ai propri gusti in un mare di talk
show, telefilms a puntate, varietà ecc. ecc., resta deluso di fronte a
un approccio superficiale e quasi scherzoso degli argomenti
meteo/climatici, un pò come quando a ’Porta a Porta’ si parla della
Regina d’Inghilterra.

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