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ECCO LA TENDENZA INVERNALE APPROFONDITA
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ECCO LA TENDENZA INVERNALE APPROFONDITA
Ormai siamo qui nel mese di agosto a commentare un ultimo periodo di stabilita' rotto di tanto in tanto da qualche incursione temporalesca,soprattutto tra 3-4 del cm.Assisteremo nello step successivo ad un incremento termico e dei tassi di umidita' tra 6-11 (sembra meno duratura),complice apporto di aria calda e stabilizzante dall'entroterra africano.A seguire si manifesteranno tutte la conseguenze legate alla svolta configurativa impressa dalla modifica in sede SSTA accelerata tra l'altro dall'evvento prepotente di un intenso episodio di NINA.In particolare dopo la fase instabile che potrebbe interessarci tra 13-14 l'estate non sara' piu' la stessa.Dopo vari atttacchi dal nord-atlantico specie al centro-nord potremmo assistere ad una fase piu' stabile senza caldo tra 16-20,ma sara' temporanea.Il tutto in effetti si tradurrebbe in un hp azzorriano come una coperta troppo corta nella seconda parte mensile lasciando scoperte all'instabilita' soprattutto le regioni adriatiche interne appenniniche e meridionali,mentre la parte occidentale del settentrione sarebbe piu' protetta,stile settembre 2007 per intenderci,il tutto nell'ottica espressa in precedenza e legata al ridimensionamento della positivita' dello IOD (oscillazione ciclica delle SSTA INDIANE)in grado di influenzare il monsone indiano e dunque di riflesso il clima europeo.Il tutto andra' sovrapposto tra l'altro alla situazione che si va acuendo sul comparto della GUINEA.La situazione delle SSTA si vanno letteralmente ribaltando e rappresenteranno lo schema dominante nel prossimo semestre freddo,dunque si stanno cercando degli equilibri nuovi complice avvento della NINA ormai imperante.Va' sottolineato che gli oceani rappresentano un enorme serbatoio energetico del pianeta terra,con una netta influenza termica dell'idrosfera rispetto alle terre emerse e al sistema atmosferico.Nelle fascie tropicali si immagazzinano grandi quantita' di energia in quanto proprio in quei settori si riscontrano i picchi termici piu' elevati.
Per orientarci sul lunghissimo periodo e fare dei raffronti col passato a livello di ipotesi ovviamente,bisogna spiegare cosa si intende per NINA di cui tanto si parla in quest'ultimo periodo.Per chi non lo sapesse ,con ENSO (EL NINO-SOUTHEN OSCILLATION)si evidenzia quell'oscillazione ciclica ( dai 3 ai 7 anni)delle temperature superficiali delle acque del comparto Pacifico centro-orientale con relative modifiche a livello di pressione.Quando si manifesta in particolare la NINA assistiamo alla genesi di anomalie termiche negative di oltre -0,5 fino a -4 gradi sul comparto orientale del pacifico equatoriale,ed in questo caso avviene la sostituzione dei moti convettivi con correnti prevalentemente discendenti con tempo buono,mentre sul comparto occidentale vi e' la situazione opposta con forti moti convettivi e veri cicloni,mentre sul settore Pacifico centro-settentrionale si affermerebbe un vasto hp ,mentre il Canada in simili condizioni avrebbe una situazione termica nettamente sottomedia.Probabilmente avremo un picco gia' tra agosto e la prima parte autunnale,con valori oscillanti attorno a -2, andremo incontro ad un rafforzamento in tutte le zone nevralgiche NINA LIKE,con anomalie molto cospicue(-1,,ma soprattutto nella zona piu' rappresentativa per le direttive ENSO: 3,4 su valori di -1,5.
Siamo dunque in un momento molto delicato che molti potrebbero sottovalutare,ma rappresenta la chiave di volta per il prossimo semestre,in quanto ce' uno stravolgimento in atto in sede SSTA con riduzione costante e cospicua delle anomalie che ci interessano piu' da vicino.Saremo tra l'altro in regime di PDO- mentre l'AMO potrebbe tendere a diventare molto negativa nel passaggio tra inverno e primavera,dopo il picco della primavera appena passata.In un quadro simile appare fondamentale ricordare inverni del passato con un simile fenomeno a livello mediterraneo,ove che le fasi di NINA molto cospicue,del 1985-89-96 ed anche il recente 2006 hanno portato ad inverni molto rigidi a tratti,ma con la porta occidentale sbarrata da possenti anticicloni(nord Italia a secco).Diciamo subito che inquadrando il tutto per bene tracciare una proiezione di insieme non e' cosa semplice,di certo assisteremo ad una netta battuta d'arresto del G warming.
Per quanto concerne le prossime stagioni avremo un autunno nella prima fase piu' tranquillo(specie settembre),con termiche inizialmente miti e precipitazioni sottomedia specie in prima fase.A seguire la situazione si farebbe scoppiettante,con fasi dinamiche spesso a carattere meridiano,e frequenti situazioni di blocco atlantico (molte in ottobre),con fasi termicamente sottomedia piu' frequenti rispetto a quelle opposte.
Per la prossima stagione invernale invece al contrario di quanto ci si possa aspettare mi limiterei a dire che sicuramente ce' il rischio,di una zonalita' alta con hp invadenti e poche ondulazioni incisive(brevi fasi),ma a mio avviso aspettandomi addirittura la negativizzazione dell'AMO (in terreno positivo sino in autunno),potrebbe scompigliare non poco le carte nella seconda parte invernale.In dicembre possibili fasi anche molto perturbate in prima fase,ma poi il tutto evolverebbe verso lunghe fasi altopressorie.Naturalmente le regioni centro-meridionali avranno precipitazioni nella media,mentre il nord sottomedia pluviometrica nell'inverno(non in autunno quando sarebbero abbondanti per tutti).Poi si farebbe sentire l'AMO con l'inverno che di colpo si sveglierebbe anche in maniera molto brusca,con fasi legate a fortissimi blocchi atlantici e meridianizazioni del getto,il tutto incentivato dalla possibile influenza di riscaldamenti stratosferici a destabilizzare il VPS,che nella prima fase invernale sarebbe in estrema forma.
Non dimentichiamoci che un altro fattore la QBO si troverebbe in una fase di passaggio a 30 hpa da orientale a occidentale,comunque in grado di determinare discese nord-orientali.Dunque a parte qualche irruzione anticipata tra ottobre e fine novembre prima parte invernale nello stallo,e nel regno anticiclonico,mentre in seconda fase mentre gia' ad est si batterebbero i denti da un bel pezzo,si aprirebbero corridoi gelidi per lo stivale specie per gli adriatici e meridionali con possibili eventi molto rilevanti.
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