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STAGIONE 2010
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STAGIONE 2010
2 APRILE 2010
Nonostante molti modelli dessero per oggi situazioni meteorologiche tranquille in pratica invece si sono avute condizioni di instabilità , anche se non particolarmente marcate. Non si è avuto il passaggio di fronti o di linee di instabilità ma molto probabilmente un intrusione di aria secca è stata la principale artefice delle condizioni di instabilità verificatesi tra le 12 e le 14 tra il monte Pisano e la provincia di Firenze, non secondario anche il ruolo della corrente a getto particolarmente veloce sulla verticale della Toscana. Specie riguardo a quanto successo tra il Serravalle e la piana pratese dalle 12 in poi, l'orografia particolare della zona molto probabilmente ha svolto un ruolo fondamentale nel dare origine a quella locale struttura convettiva che presentava caratteristiche piuttosto interessanti, specie nei bassi strati. un fenomeno così locale è stato colto solo da alcuni modelli a scala regionale e del resto non poteva essere altrimenti; dalla Valdinievole poco prima delle 12 era visibilie in direzione nordest un ammasso di cumuli congesti di limitata estensione piuttosto vicino con traettoria nei bassi strati delle nubi sul suo settore orientale da nord-nordovest mentre convergevano sulla coda del sistema che andava verso est correnti da sudovest piuttosto veloci. Questo farebbe pensare ad una possibile rotazione iniziale o piu probabilmente ad una convergenza nei bassi strati del sistema con caratteristiche che andavano oltre il normale cumulo congesto come confermerebbe la grossa inflow tail visibile con visuale da Pistoia e i fractus che si attaccavano alla base che presentava un lowering sospetto come si poteva vedere da Prato viaivia che il sistema procedeva verso est, molto lentamente forse a causa proprio di questa convergenza nei bassi strati. Da aggiungere i rovesci associati al fenomeno e la grandine seppur di piccole dimensioni che si è avuta dopo circa un 'ora per un nuovo episodio temporalesco che ad altezza di Altopascio avrebbe orifginato una shelf cloud interessante giunta praticamente dissolta però sulla Valdinievole intorno le 13,30. Anche da Lucca nella tarda mattina è stata rilevata turbolenza in direzione ovest e a firenze si sono avute delle modeste grandinate associate a colpi di piuttosto forte, come gia succede da almeno due giorni a riprova delle veloci correnti presenti e dell'instabilità in atto.
Nonostante molti modelli dessero per oggi situazioni meteorologiche tranquille in pratica invece si sono avute condizioni di instabilità , anche se non particolarmente marcate. Non si è avuto il passaggio di fronti o di linee di instabilità ma molto probabilmente un intrusione di aria secca è stata la principale artefice delle condizioni di instabilità verificatesi tra le 12 e le 14 tra il monte Pisano e la provincia di Firenze, non secondario anche il ruolo della corrente a getto particolarmente veloce sulla verticale della Toscana. Specie riguardo a quanto successo tra il Serravalle e la piana pratese dalle 12 in poi, l'orografia particolare della zona molto probabilmente ha svolto un ruolo fondamentale nel dare origine a quella locale struttura convettiva che presentava caratteristiche piuttosto interessanti, specie nei bassi strati. un fenomeno così locale è stato colto solo da alcuni modelli a scala regionale e del resto non poteva essere altrimenti; dalla Valdinievole poco prima delle 12 era visibilie in direzione nordest un ammasso di cumuli congesti di limitata estensione piuttosto vicino con traettoria nei bassi strati delle nubi sul suo settore orientale da nord-nordovest mentre convergevano sulla coda del sistema che andava verso est correnti da sudovest piuttosto veloci. Questo farebbe pensare ad una possibile rotazione iniziale o piu probabilmente ad una convergenza nei bassi strati del sistema con caratteristiche che andavano oltre il normale cumulo congesto come confermerebbe la grossa inflow tail visibile con visuale da Pistoia e i fractus che si attaccavano alla base che presentava un lowering sospetto come si poteva vedere da Prato viaivia che il sistema procedeva verso est, molto lentamente forse a causa proprio di questa convergenza nei bassi strati. Da aggiungere i rovesci associati al fenomeno e la grandine seppur di piccole dimensioni che si è avuta dopo circa un 'ora per un nuovo episodio temporalesco che ad altezza di Altopascio avrebbe orifginato una shelf cloud interessante giunta praticamente dissolta però sulla Valdinievole intorno le 13,30. Anche da Lucca nella tarda mattina è stata rilevata turbolenza in direzione ovest e a firenze si sono avute delle modeste grandinate associate a colpi di piuttosto forte, come gia succede da almeno due giorni a riprova delle veloci correnti presenti e dell'instabilità in atto.
Ospite- Ospite
Re: STAGIONE 2010
nuvolone ha scritto:2 APRILE 2010
Nonostante molti modelli dessero per oggi situazioni meteorologiche tranquille in pratica invece si sono avute condizioni di instabilità , anche se non particolarmente marcate. Non si è avuto il passaggio di fronti o di linee di instabilità ma molto probabilmente un intrusione di aria secca è stata la principale artefice delle condizioni di instabilità verificatesi tra le 12 e le 14 tra il monte Pisano e la provincia di Firenze, non secondario anche il ruolo della corrente a getto particolarmente veloce sulla verticale della Toscana. Specie riguardo a quanto successo tra il Serravalle e la piana pratese dalle 12 in poi, l'orografia particolare della zona molto probabilmente ha svolto un ruolo fondamentale nel dare origine a quella locale struttura convettiva che presentava caratteristiche piuttosto interessanti, specie nei bassi strati. un fenomeno così locale è stato colto solo da alcuni modelli a scala regionale e del resto non poteva essere altrimenti; dalla Valdinievole poco prima delle 12 era visibilie in direzione nordest un ammasso di cumuli congesti di limitata estensione piuttosto vicino con traettoria nei bassi strati delle nubi sul suo settore orientale da nord-nordovest mentre convergevano sulla coda del sistema che andava verso est correnti da sudovest piuttosto veloci. Questo farebbe pensare ad una possibile rotazione iniziale o piu probabilmente ad una convergenza nei bassi strati del sistema con caratteristiche che andavano oltre il normale cumulo congesto come confermerebbe la grossa inflow tail visibile con visuale da Pistoia e i fractus che si attaccavano alla base che presentava un lowering sospetto come si poteva vedere da Prato viaivia che il sistema procedeva verso est, molto lentamente forse a causa proprio di questa convergenza nei bassi strati. Da aggiungere i rovesci associati al fenomeno e la grandine seppur di piccole dimensioni che si è avuta dopo circa un 'ora per un nuovo episodio temporalesco che ad altezza di Altopascio avrebbe orifginato una shelf cloud interessante giunta praticamente dissolta però sulla Valdinievole intorno le 13,30. Anche da Lucca nella tarda mattina è stata rilevata turbolenza in direzione ovest e a firenze si sono avute delle modeste grandinate associate a colpi di piuttosto forte, come gia succede da almeno due giorni a riprova delle veloci correnti presenti e dell'instabilità in atto.
Ottima analisi bruno
Sauro- Staff - REPORTER TOSCANI
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Data d'iscrizione : 05.03.10
Età : 40
Località : Altopascio (LU) 19 mt.
4 MAGGIO 2010
lo segnalo direttamente qui perchè nelle osservazioni del giorno non ho fatto in tempo....
nel pomeriggio del 4 maggio verso le 14,30 era visibile verso sud-sudest una "strisciata" più scura e non troppo estesa in orizzontale scura formata dalle basi di alcuni cumuli congesti affogati nella diffusa nuvolosità bassa stratificata associata...dopo alcune ore di si erano aperte delle schiarite temporanee e poche estese, si era nel richiamo caldo e umido da sud di una goccia fredda più ad ovest. La parte più orientale di questa strisciata era interessante....più bassa, sfilacciata e con a sinistra poi la base delle nubi chiaramente più alta. ( nessun fenomeno temporalesco accompagnerà queste nubi). Come noterà anche Aradero dal suo punto di vista a Prato la cosa era da seguire...Passano i minuti e quel lowering si avvicina da sudsudest..sono le 15 o poco dopo...si approssima all'Appennino e quasi sopra di me che mi trovo a lavoro a Montecatini ,appena più spostato verso ovest il nostro lowering si anima. Tende a stazionare sul posto e mi cominciano ad Arricìvare dei fractus da ovest piuttosto veloci,,,sta iniziando chiaramente una rotazione seppur locale e certamente non mesociclonica....
ecco che appena dietro quei fractus che arrivano da ovest si forma una striscia di fractus sottili e bianchicci che risalgono velocemente dentro la nube senza evidenziare una rotazione decisa, per 2 o 3 minuti ma poi tutto rapidamente si dissolve. Purtroppo non avevo al fotocamera a portata di mano.. ...qualcosa di meno intenso poi lo vedrò poco prima delle 17 dopo alcuni rovesci deboli o forte che hanno interessato la zona, in direzione Pescia sempre in prossimità dell'appennino. Si è trattato di fenomeni interessanti ma poco delineati che sono rimasti allo stato embrionale dato lo shear poco marcato e l'assenza di aria fredda in quota ma aiutati dal nei bassi strati che se meridionale gira bruscamente da est in prossimità dei rilievi aiutando una rotazione a livello locale.
nel pomeriggio del 4 maggio verso le 14,30 era visibile verso sud-sudest una "strisciata" più scura e non troppo estesa in orizzontale scura formata dalle basi di alcuni cumuli congesti affogati nella diffusa nuvolosità bassa stratificata associata...dopo alcune ore di si erano aperte delle schiarite temporanee e poche estese, si era nel richiamo caldo e umido da sud di una goccia fredda più ad ovest. La parte più orientale di questa strisciata era interessante....più bassa, sfilacciata e con a sinistra poi la base delle nubi chiaramente più alta. ( nessun fenomeno temporalesco accompagnerà queste nubi). Come noterà anche Aradero dal suo punto di vista a Prato la cosa era da seguire...Passano i minuti e quel lowering si avvicina da sudsudest..sono le 15 o poco dopo...si approssima all'Appennino e quasi sopra di me che mi trovo a lavoro a Montecatini ,appena più spostato verso ovest il nostro lowering si anima. Tende a stazionare sul posto e mi cominciano ad Arricìvare dei fractus da ovest piuttosto veloci,,,sta iniziando chiaramente una rotazione seppur locale e certamente non mesociclonica....
ecco che appena dietro quei fractus che arrivano da ovest si forma una striscia di fractus sottili e bianchicci che risalgono velocemente dentro la nube senza evidenziare una rotazione decisa, per 2 o 3 minuti ma poi tutto rapidamente si dissolve. Purtroppo non avevo al fotocamera a portata di mano.. ...qualcosa di meno intenso poi lo vedrò poco prima delle 17 dopo alcuni rovesci deboli o forte che hanno interessato la zona, in direzione Pescia sempre in prossimità dell'appennino. Si è trattato di fenomeni interessanti ma poco delineati che sono rimasti allo stato embrionale dato lo shear poco marcato e l'assenza di aria fredda in quota ma aiutati dal nei bassi strati che se meridionale gira bruscamente da est in prossimità dei rilievi aiutando una rotazione a livello locale.
Ospite- Ospite
Re: STAGIONE 2010
ottima descrizione bruno!
Oggi 6 maggio sono a pisa...
Meno di un ora fa un è passato ad est di Pisa, proseguendo verso il Serra..ora forse sarà nel lucchese...
Da notare la shelf...la vedevo di lato...bellissima!!! nella parte finale c è stato un principio di rotazione.....
Inizialmente avevo un sud-ovest al suolo...poi un ovest e per finire un nord....
Peccato non aver avuto la digitale sotto mano...altrimenti avrei immortalato la Shelf
Oggi 6 maggio sono a pisa...
Meno di un ora fa un è passato ad est di Pisa, proseguendo verso il Serra..ora forse sarà nel lucchese...
Da notare la shelf...la vedevo di lato...bellissima!!! nella parte finale c è stato un principio di rotazione.....
Inizialmente avevo un sud-ovest al suolo...poi un ovest e per finire un nord....
Peccato non aver avuto la digitale sotto mano...altrimenti avrei immortalato la Shelf
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