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Previsione inverno 2011 sfornata dal laMMA
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Previsione inverno 2011 sfornata dal laMMA
L’inverno 2011-2012 dovrebbe essere caratterizzato da una Nina debole e da una bassa attività magnetica solare. Negli ultimi 60 anni si ricordano 6 anni con caratteristiche analoghe e che possiamo suddividere abbastanza equamente in inverni ”caldi” (71-72, 74-75), "neutri" (95-96) e “freddi” (62-63, 67-68 e 84-85). La previsione per il 2011-2012 risulta pertanto molto difficile. L’attuale stagione è caratterizzata da una tendenza ad esaltare vortici polari troposferici molto forti (NAO positiva) e questo porta ad ipotizzare un Dicembre caratterizzato da un flusso atlantico a tratti perturbato in particolare al centro nord della nostra penisola. Il resto dell’inverno in base agli elementi attualmente in nostro possesso potrebbe seguire due linee che si differenziano esclusivamente sull’accadimento o meno di un Sudden Stratospheric Warming. Nel caso in cui questo evento non si verfichi si profila un Gennaio-Febbraio mite e mediamente con precipitazioni sotto la media, mentre l’occorrenza di un SSW, unitamente a un’attività magnetica solare debole, porterebbe a importanti discese di aria fredda e a una maggiore instabilità. Attualmente sembra leggermente favorita questa seconda ipotesi (anche se sono necessarie future conferme) perché la configurazione troposferica e stratosferica di novembre 2011 risultano più simile alle stagioni 67-68 e 84-85 (inverni freddi sulla nostra regione).
Previsione per i prossimi 30 giorni
Nel mese di Dicembre si prevedono pertanto precipitazioni nella media o superiori in particolare sulle regioni centro settentrionali e quindi anche sulla Toscana. Da un punto di vista termico non si prevedono particolari anomalie nonostante, specialmente a partire dalla seconda decade del mese, sembri possibile la discesa di masse d’aria di origine polare marittima. In definitiva la prima parte del mese dovrebbe essere caratterizzata da temperature ben allineate alle medie, mentre nella seconda parte sono ipotizzabili temperature lievemente inferiori.
PRIMA DECADE DI DICEMBRE
SECONDA PARTE DI DICEMBRE
Principali indici di teleconnessione e loro analisi
1. Attività solare: il mese di Ottobre ha chiuso con una media giornaliera di sunspots pari a 88 unità (attività eruttiva moderata, in aumento rispetto a Settembre), mentre il geomagnetismo –AP index- ha subito un calo significativo portandosi a 7.52 (-5.28 rispetto al mese precedente). Novembre è iniziato sulla stessa falsariga di Ottobre, pertanto, a livello di disturbo geomagnetico, l’attività solare si può definire relativamente bassa.
2. ANALISI DELLA STRATOSFERA: Attualmente è presente un forte vortice polare stratosferico il cui minimo è in fase di decentramento con modesto spostamento verso il comparto europeo.
3. ENSO: L’ultimo bollettino CPC (datato 6 ottobre) annuncia il ritorno della NINA debole/moderata durante il semestre freddo, tuttavia alcuni modelli dinamici (NCEP in particolare) prevedono un evento moderato-forte. Sulla stessa linea l’IRI (ultima emissione 20 ottobre). La fase negativa della Pacific Decadal Oscillation (PDO) dovrebbe favorire questo processo.
4. ITCZ: la zona di convergenza intertropicale sull’Africa ha subito, durante la terza decade di Ottobre, un ulteriore abbassamento portandosi al di sotto del normale limite climatologico su tutto il continente (1-1.5° al di sotto della media climatica).
5. MJO: la MaddenJulianOscillation, dopo una moderata attività in fase 8-1-2, ha raggiunto la fase 4 (debole). Nei prossimi giorni la convezione dovrebbe risultare piuttosto fiacca ed transitare in tutte le fasi (5-6-7-8-1) chiudendo il ciclo.
6. WAM: stagione conclusa.
7. Monsone Indiano: stagione conclusa.
8. AMO: le anomalie superficiali dell’Oceano Atlantico nel mese di Ottobre non dovrebbero discostarsi molto da quelle di Settembre, quindi fase debolmente positiva.
9. SST Mediterraneo: attualmente il Mediterraneo continua a presentare un marcato dipolo tra l’area occidentale e quella centro orientale (più calda la prima, più fredda la seconda).
(fonte Lamma)
Previsione per i prossimi 30 giorni
Nel mese di Dicembre si prevedono pertanto precipitazioni nella media o superiori in particolare sulle regioni centro settentrionali e quindi anche sulla Toscana. Da un punto di vista termico non si prevedono particolari anomalie nonostante, specialmente a partire dalla seconda decade del mese, sembri possibile la discesa di masse d’aria di origine polare marittima. In definitiva la prima parte del mese dovrebbe essere caratterizzata da temperature ben allineate alle medie, mentre nella seconda parte sono ipotizzabili temperature lievemente inferiori.
PRIMA DECADE DI DICEMBRE
SECONDA PARTE DI DICEMBRE
Principali indici di teleconnessione e loro analisi
1. Attività solare: il mese di Ottobre ha chiuso con una media giornaliera di sunspots pari a 88 unità (attività eruttiva moderata, in aumento rispetto a Settembre), mentre il geomagnetismo –AP index- ha subito un calo significativo portandosi a 7.52 (-5.28 rispetto al mese precedente). Novembre è iniziato sulla stessa falsariga di Ottobre, pertanto, a livello di disturbo geomagnetico, l’attività solare si può definire relativamente bassa.
2. ANALISI DELLA STRATOSFERA: Attualmente è presente un forte vortice polare stratosferico il cui minimo è in fase di decentramento con modesto spostamento verso il comparto europeo.
3. ENSO: L’ultimo bollettino CPC (datato 6 ottobre) annuncia il ritorno della NINA debole/moderata durante il semestre freddo, tuttavia alcuni modelli dinamici (NCEP in particolare) prevedono un evento moderato-forte. Sulla stessa linea l’IRI (ultima emissione 20 ottobre). La fase negativa della Pacific Decadal Oscillation (PDO) dovrebbe favorire questo processo.
4. ITCZ: la zona di convergenza intertropicale sull’Africa ha subito, durante la terza decade di Ottobre, un ulteriore abbassamento portandosi al di sotto del normale limite climatologico su tutto il continente (1-1.5° al di sotto della media climatica).
5. MJO: la MaddenJulianOscillation, dopo una moderata attività in fase 8-1-2, ha raggiunto la fase 4 (debole). Nei prossimi giorni la convezione dovrebbe risultare piuttosto fiacca ed transitare in tutte le fasi (5-6-7-8-1) chiudendo il ciclo.
6. WAM: stagione conclusa.
7. Monsone Indiano: stagione conclusa.
8. AMO: le anomalie superficiali dell’Oceano Atlantico nel mese di Ottobre non dovrebbero discostarsi molto da quelle di Settembre, quindi fase debolmente positiva.
9. SST Mediterraneo: attualmente il Mediterraneo continua a presentare un marcato dipolo tra l’area occidentale e quella centro orientale (più calda la prima, più fredda la seconda).
(fonte Lamma)
Ospite- Ospite
Re: Previsione inverno 2011 sfornata dal laMMA
Ritengo più significativo tenere in considerazione queste linee guida del lamma che 3000 discorsi vaganti nei forum che poi alla fine uno (almeno io) non riesce nemmeno più a seguire
dopo tutto il lamma avrà qualche competenza per dire queste cose (cose che leggo anche da altre parti)
ciò non vuole dire che sarà cosi e lo sottolineo.
Aggiorno la parte finale del testo che ha riportato stella perchè il lamma l'ha cambiata con aggiornamento ad oggi 1 dicembre 2011. (pare ritrattino sul freddo a fine mese...)
dopo tutto il lamma avrà qualche competenza per dire queste cose (cose che leggo anche da altre parti)
ciò non vuole dire che sarà cosi e lo sottolineo.
Aggiorno la parte finale del testo che ha riportato stella perchè il lamma l'ha cambiata con aggiornamento ad oggi 1 dicembre 2011. (pare ritrattino sul freddo a fine mese...)
Previsione per i prossimi 30 giorni
Nel mese di Dicembre si prevedono pertanto precipitazioni nella media o inferiori alla media. Da un punto di vista termico non si prevedono particolari anomalie. La prima parte del mese dovrebbe essere caratterizzata da temperature lievemente inferiori alla media, mentre temperature nel complesso superiori alla media (specialmente in montagna) sono attese nella seconda quindicina.
Re: Previsione inverno 2011 sfornata dal laMMA
Segnalo questo articolo da New Ice Age
http://daltonsminima.altervista.org/?p=17667&mid=546
in particolare ecco la previsione dic 2011 - febbraio 2012
http://daltonsminima.altervista.org/?p=17667&mid=546
in particolare ecco la previsione dic 2011 - febbraio 2012
Persistenza dell’alta pressione delle Azzorre sull’Europa centro-meridionale e sull’Italia. Probabili occasionali deboli o moderati apporti di aria fredda secca continentale, da nordest, in particolare a gennaio e febbraio, in seguito ad estensioni dell’anticiclone verso est, o a sue fusioni con una figura di alta pressione presente sull’Europa orientale. Possibili temporanee fusioni dell’anticiclone delle Azzorre con l’alta pressione termica della Groenlandia, specie a Dicembre, con conseguenti improvvise e brevi discese di aria artico marittima, eventualmente seguite da brevi retrogressioni di aria continentale in seguito alla rotazione dell’anticiclone verso nordest. Si ritiene tuttavia che tali eventi, ben intervallati tra loro e di intensità al più moderata, possano produrre al più modeste precipitazioni (piovaschi sparsi e qualche nevicata fino a bassa quota), concentrate essenzialmente sui versanti esteri delle Alpi e lungo il versante adriatico.
Si ritiene che eventi freddi di notevole intensità e durata siano al momento molto improbabili e difficilmente prevedibili, in quanto legati a fenomeni estremi attualmente non rilevati, né rilevabili con largo anticipo (i succitati “superstratcooling”).
Probabili e frequenti inversioni termiche, accompagnate da persistenti e dense foschie ed estesi banchi di nebbia, in Pianura Padana, nelle valli del Centro ed occasionalmente anche in quelle del Sud. Probabili contestuali estese e persistenti gelate, specie in Pianura Padana e nelle valli interne del Centro.
Re: Previsione inverno 2011 sfornata dal laMMA
Credo anche io che la proiezione del Lamma riassuma in maniera comprensibile a tutti, tutto quello che ci sia da dire sul proseguo invernale, perche' francamente oltre a quello che riporta l' articolo si puo' dire poco altro...
E' evidente che si rifacciano agli ormai noti studi sulla Stratosfera..
In pratica o arriva un evento estremo di segno opposto a quello attuale a rimescolare le carte...(e anche in quel caso sarebbe poi da valutare bene perche' non e' mica detto che poi ci andra' bene a noi), o si prosegue cosi per buona parte dell' Inverno, in stile 2006/2007 tanto per intendere...
So' che in caso di NINA, un eventuale Stratwarming, avrebbe maggiori possibilita' di portare i suoi effetti in Troposfera che in caso di NINO, dove tra l' altro pero' (col NINO), risulterebbe piu' facile avere un riscaldamento stratosferico,(che con NINA) anche se questi riscaldamenti pare abbiano correlazioni specie con la QBO e il ciclo solare, accoppiata che quest' anno non aiuterebbe la loro genesi...
Pero' una correlazione si rifa' anche allo stato di salute della prima parte del semestre freddo dove ad un VPS profondo e compatto, potrebbe seguirne uno di segno opposto nella seconda parte invernale, pero' francamente in caso di superamento della soglia del NAM non ho idea se questa correlazione sia ancora fattibile, in linea generale si intende...
Voglio dire che sono delle statistiche e non delle verita' assolute, basti vedere il 2008/2009 dove in pochi giorni abbiamo avuto due eventi estremi di segno opposto veramente spettacolari...
E' evidente che si rifacciano agli ormai noti studi sulla Stratosfera..
In pratica o arriva un evento estremo di segno opposto a quello attuale a rimescolare le carte...(e anche in quel caso sarebbe poi da valutare bene perche' non e' mica detto che poi ci andra' bene a noi), o si prosegue cosi per buona parte dell' Inverno, in stile 2006/2007 tanto per intendere...
So' che in caso di NINA, un eventuale Stratwarming, avrebbe maggiori possibilita' di portare i suoi effetti in Troposfera che in caso di NINO, dove tra l' altro pero' (col NINO), risulterebbe piu' facile avere un riscaldamento stratosferico,(che con NINA) anche se questi riscaldamenti pare abbiano correlazioni specie con la QBO e il ciclo solare, accoppiata che quest' anno non aiuterebbe la loro genesi...
Pero' una correlazione si rifa' anche allo stato di salute della prima parte del semestre freddo dove ad un VPS profondo e compatto, potrebbe seguirne uno di segno opposto nella seconda parte invernale, pero' francamente in caso di superamento della soglia del NAM non ho idea se questa correlazione sia ancora fattibile, in linea generale si intende...
Voglio dire che sono delle statistiche e non delle verita' assolute, basti vedere il 2008/2009 dove in pochi giorni abbiamo avuto due eventi estremi di segno opposto veramente spettacolari...
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Re: Previsione inverno 2011 sfornata dal laMMA
dici bene.
tanto per...riporto alcuni punti che pubblica il lamma come base alla previsione sopra scritta
1. Attività solare: l’attività del sole nel mese di novembre si è mantenuta moderata a livello di macchie medie giornaliere (97.6) e debole a livello di magnetismo (AP 4.58 in calo per il secondo mese consecutivo e su livelli da minimo). A riprova di questo segnaliamo il flusso positivo in entrata dei raggi cosmici (+3/4%).
2. ANALISI DELLA STRATOSFERA: il vortice stratosferico risulta ancora molto forte mostrando la tendenza ad uno stratcooling (NAM >1.5).
3. ANALISI DELLA TROPOSFERA: l’intensità del vortice troposferico risulta solidale con l’andamento stratosferico palesando forte zonalità ed una scarsa o nulla propensione all’ondulazione (NAO e AO positive). Ad oggi non si riscontrano elementi che possano interrompere questa tendenza.
ecc..
tanto per...riporto alcuni punti che pubblica il lamma come base alla previsione sopra scritta
1. Attività solare: l’attività del sole nel mese di novembre si è mantenuta moderata a livello di macchie medie giornaliere (97.6) e debole a livello di magnetismo (AP 4.58 in calo per il secondo mese consecutivo e su livelli da minimo). A riprova di questo segnaliamo il flusso positivo in entrata dei raggi cosmici (+3/4%).
2. ANALISI DELLA STRATOSFERA: il vortice stratosferico risulta ancora molto forte mostrando la tendenza ad uno stratcooling (NAM >1.5).
3. ANALISI DELLA TROPOSFERA: l’intensità del vortice troposferico risulta solidale con l’andamento stratosferico palesando forte zonalità ed una scarsa o nulla propensione all’ondulazione (NAO e AO positive). Ad oggi non si riscontrano elementi che possano interrompere questa tendenza.
ecc..
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