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Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
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Winterspirit
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
altra notizia di 17 minuti fa
sabato 17 aprile 2010, 13:59
Vulcano, fermati i voli in tutto il Nord Italia Scali chiusi fino alle 20
La nube con le ceneri eruttate dal vulcano islandese si estende a macchia d'olio su tutta l'Europa. In Italia aeroporti del Nord chiusi fino alle 20, Fiumicino e Ciampino aperti a singhiozzo. Cancellati 113 voli all'aeroporto di Bologna
Milano - Anche oggi non si vola. Traffico aereo sconvolto sulle rotte nazionali a causa della chiusura di tutti gli aeroporti del Nord Italia per l’avvicinarsi della nuvola di ceneri vulcaniche proveniente dall’Islanda. Agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino sono sospesi dalle 6 di stamane, oltre a quelli sul Nord Europa, anche tutti i voli diretti a Genova, Torino, Milano, Bergamo, Venezia, Bologna. Inevitabili i disagi per i passeggeri: lunghe file si sono formate fin dall’alba davanti ai check in e ai punti informazione di tutte le compagnie aeree interessate. L’Enac ha disposto di estendere fino alle 20 di oggi (ora italiana) "l’interdizione al volo strumentale in tutto il nord Italia, per il persistere delle negative condizioni dello spazio aereo interessato dalla nube del vulcano islandese Eyjafjallajokull". L’Enac - spiega una nota - "segue costantemente l’evolversi della situazione e nel corso della giornata, qualora ne ricorressero le condizioni, potrà eventualmente procedere anche ad un allargamento dell’area di spazio aereo interdetto ai voli e ad un’estensione di tali provvedimenti".
Bologna, cancellati 113 voli Centotredici voli sono stati cancellati all’aeroporto di Bologna. Lo comunica in una nota lo stesso aeroporto. "Per il perdurare della nube vulcanica - si legge nella nota - l’Enac-Ente nazionale Aviazione Civile ha disposto di prorogare l’interdizione al volo strumentale in tutto il nord Italia fino alle ore 20.00 di oggi sabato 17, con conseguente chiusura al traffico aereo di tutti gli aeroporti dell’area, incluso l’Aeroporto di Bologna". "Rimangono attivi tutti i servizi di informazione e assistenza a terra dei passeggeri - prosegue la nota - Al momento risultano cancellati 113 voli, di cui 51 in arrivo e 62 in partenza. La situazione è in continua evoluzione, pertanto la società consiglia i passeggeri in partenza di contattare l’ufficio informazioni dell’Aeroporto (al numero 051-6479615), visitare il sito internet alla pagina ’voli di oggì, oppure contattare la compagnia aerea con cui si è programmato il viaggio, per verificare lo stato del proprio volo ed informarsi su eventuali rimborsi o sostituzioni di biglietto".
La situazione in Europa Le autorità britanniche hanno deciso di prolungare il blocco della maggior parte dello spazio aereo della Gran Bretagna di altre sei ore, fino alle 19 ora italiana, a causa della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese Eyafjallajokull. Lo ha annunciato l’agenzia britannica per il controllo aereo, precisando che sono state imposte nuove restrizioni anche in Scozia. Un analogo provvedimento è stato annunciato anche dai Paesi Bassi, che hanno chiuso il loro spazio aereo fino alle 14 di oggi (le 13 in Italia).
Stop anche in Francia Il governo francese ha deciso, dopo una riunione di emergenza, che gli aeroporti di Parigi e quelli a Nord dell’asse Nantes-Lione (che taglia più o meno a metà la Francia) rimarranno chiuso fino a lunedì mattina alle 8. Disagi e chiusure parziali degli scali sono previsti in Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania. In Finlandia lo spazio aereo resterà chiuso fino alle 14 di domani, mentre in Russia lo spazio aereo resta aperto, ma i voli verso il Nord e l’Ovest del continente ieri sono stati annullati.
sabato 17 aprile 2010, 13:59
Vulcano, fermati i voli in tutto il Nord Italia Scali chiusi fino alle 20
La nube con le ceneri eruttate dal vulcano islandese si estende a macchia d'olio su tutta l'Europa. In Italia aeroporti del Nord chiusi fino alle 20, Fiumicino e Ciampino aperti a singhiozzo. Cancellati 113 voli all'aeroporto di Bologna
Milano - Anche oggi non si vola. Traffico aereo sconvolto sulle rotte nazionali a causa della chiusura di tutti gli aeroporti del Nord Italia per l’avvicinarsi della nuvola di ceneri vulcaniche proveniente dall’Islanda. Agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino sono sospesi dalle 6 di stamane, oltre a quelli sul Nord Europa, anche tutti i voli diretti a Genova, Torino, Milano, Bergamo, Venezia, Bologna. Inevitabili i disagi per i passeggeri: lunghe file si sono formate fin dall’alba davanti ai check in e ai punti informazione di tutte le compagnie aeree interessate. L’Enac ha disposto di estendere fino alle 20 di oggi (ora italiana) "l’interdizione al volo strumentale in tutto il nord Italia, per il persistere delle negative condizioni dello spazio aereo interessato dalla nube del vulcano islandese Eyjafjallajokull". L’Enac - spiega una nota - "segue costantemente l’evolversi della situazione e nel corso della giornata, qualora ne ricorressero le condizioni, potrà eventualmente procedere anche ad un allargamento dell’area di spazio aereo interdetto ai voli e ad un’estensione di tali provvedimenti".
Bologna, cancellati 113 voli Centotredici voli sono stati cancellati all’aeroporto di Bologna. Lo comunica in una nota lo stesso aeroporto. "Per il perdurare della nube vulcanica - si legge nella nota - l’Enac-Ente nazionale Aviazione Civile ha disposto di prorogare l’interdizione al volo strumentale in tutto il nord Italia fino alle ore 20.00 di oggi sabato 17, con conseguente chiusura al traffico aereo di tutti gli aeroporti dell’area, incluso l’Aeroporto di Bologna". "Rimangono attivi tutti i servizi di informazione e assistenza a terra dei passeggeri - prosegue la nota - Al momento risultano cancellati 113 voli, di cui 51 in arrivo e 62 in partenza. La situazione è in continua evoluzione, pertanto la società consiglia i passeggeri in partenza di contattare l’ufficio informazioni dell’Aeroporto (al numero 051-6479615), visitare il sito internet alla pagina ’voli di oggì, oppure contattare la compagnia aerea con cui si è programmato il viaggio, per verificare lo stato del proprio volo ed informarsi su eventuali rimborsi o sostituzioni di biglietto".
La situazione in Europa Le autorità britanniche hanno deciso di prolungare il blocco della maggior parte dello spazio aereo della Gran Bretagna di altre sei ore, fino alle 19 ora italiana, a causa della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese Eyafjallajokull. Lo ha annunciato l’agenzia britannica per il controllo aereo, precisando che sono state imposte nuove restrizioni anche in Scozia. Un analogo provvedimento è stato annunciato anche dai Paesi Bassi, che hanno chiuso il loro spazio aereo fino alle 14 di oggi (le 13 in Italia).
Stop anche in Francia Il governo francese ha deciso, dopo una riunione di emergenza, che gli aeroporti di Parigi e quelli a Nord dell’asse Nantes-Lione (che taglia più o meno a metà la Francia) rimarranno chiuso fino a lunedì mattina alle 8. Disagi e chiusure parziali degli scali sono previsti in Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania. In Finlandia lo spazio aereo resterà chiuso fino alle 14 di domani, mentre in Russia lo spazio aereo resta aperto, ma i voli verso il Nord e l’Ovest del continente ieri sono stati annullati.
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
a quanto pare sembra che l'attività si stia intensificando
Vulcano Islanda: eruzione in aumento
(PRIMAPRESS) REYKJAVIK - L'attività del vulcano islandese in eruzione è aumentata nelle ultime ore. A sostenerlo sono i geologi dell'università di Reykjavik. I venti consentiranno oggi per la prima volta di sorvolare il vulcano per valutare quanto ghiaccio si è sciolto e, successivamente, prevedere quanto potrà durare l'eruzione. La nube di ceneri, dovuta allo scioglimento dei ghiacci, ha raggiunto oltre 8mila metri di altezza. L'assenza di e in Europa non aiuta.
Vulcano Islanda: eruzione in aumento
(PRIMAPRESS) REYKJAVIK - L'attività del vulcano islandese in eruzione è aumentata nelle ultime ore. A sostenerlo sono i geologi dell'università di Reykjavik. I venti consentiranno oggi per la prima volta di sorvolare il vulcano per valutare quanto ghiaccio si è sciolto e, successivamente, prevedere quanto potrà durare l'eruzione. La nube di ceneri, dovuta allo scioglimento dei ghiacci, ha raggiunto oltre 8mila metri di altezza. L'assenza di e in Europa non aiuta.
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
video interessante del vulcano
https://www.youtube.com/watch?v=YEWrNivv_yA
https://www.youtube.com/watch?v=YEWrNivv_yA
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
continuo con le mappe di previsione delle poveri in aria: situazione prevista per le 12z del giorno 19 aprile ovvero lunedì.
non so molto di questa mappa come ripeto da ieri, qui non vedo direttamente le concentrazioni delle polveri ma come si nota l'interessamento da parte del nord italia c'è tutto
non so molto di questa mappa come ripeto da ieri, qui non vedo direttamente le concentrazioni delle polveri ma come si nota l'interessamento da parte del nord italia c'è tutto
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
dal sito sat24.com ecco una splendida webcam in tempo reale!
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
una raccolta di 4 istantanee dalle webcam di oggi dove si osservano alcune salienti fasi con un ripresa della 'potenza' esplosiva
con le analisi delle ceneri di questi giorni, gli esperti dicono che la lava eruttata è di tipo andesitico (rispetto a lave più basaltiche osservate nelle eruzioni precedenti) il che vuole dire più potenza esplosiva per la maggiore viscosità e più possibilità di eiettare molto in alto particelle fini che sono appunto le più insidiose per i traffici aerei.
una bella immagine dal satellite di oggi alle 15 italiane
un altro scatto dalla webcam quasi con l'oscurità totale per apprezzare la favolosa attività elettrica
con le analisi delle ceneri di questi giorni, gli esperti dicono che la lava eruttata è di tipo andesitico (rispetto a lave più basaltiche osservate nelle eruzioni precedenti) il che vuole dire più potenza esplosiva per la maggiore viscosità e più possibilità di eiettare molto in alto particelle fini che sono appunto le più insidiose per i traffici aerei.
una bella immagine dal satellite di oggi alle 15 italiane
un altro scatto dalla webcam quasi con l'oscurità totale per apprezzare la favolosa attività elettrica
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
personalmente non vedo per nulla positiva la situazione delle correnti a 500hpa prevista per i prossimi giorni (verso il 20 aprile che vedete qui in mappa)
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
L'avevo notato anche io quella delle correnti in quota, si mettono proprio dirette dall'Islanda all'Italia e mercoledì anche il getto sarà diretto dall'Islanda all'Italia sulla direttrice NW-SE.aleg ha scritto:personalmente non vedo per nulla positiva la situazione delle correnti a 500hpa prevista per i prossimi giorni (verso il 20 aprile che vedete qui in mappa)
Staremo a vedere cosa succederà.
Ospite- Ospite
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
esatto ed è importante seguire anche come procederà l'eruzione che pare in ripresa dopo una prima fase più calma (appena ho tempo per leggere qualcosa di più serio e geologico, lo riporto)
ho trovato altre foto spettacolari sull'attività elettrica legata all'emissioni di ceneri in aria (sono del 16 aprile)
da www.swisseduc.ch
ho trovato altre foto spettacolari sull'attività elettrica legata all'emissioni di ceneri in aria (sono del 16 aprile)
da www.swisseduc.ch
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
a prescindere dai danni eventuali... che spettacolo!!!
Ospite- Ospite
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
Amimazione spostamento ceneri fra oggi e lunedì.
Ospite- Ospite
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
si è un evento molto bello della natura e difatti lo sto seguendo molto intensamente e vedo che piace un pò a tutti (è molto ricercato nel web in queste ore, quindi cerchiamo di raccogliere un pò tutto in questo topic)
posto due webcam che anche se è notte, dovrebbero andare e ogni tanto regalare qualche fulmine o altro
domani poi le osserviamo meglio
http://eldgos.mila.is/eyjafjallajokull-fra-valahnjuk/
http://eldgos.mila.is/eyjafjallajokull-fra-fimmvorduhalsi/
il video che stefano ha messo mostra che per i prossimi giorni, andando verso il 20 aprile, la situazione polveri potrebbe peggiorare proprio per quel discorso di cui si parlava poco sopra, della direzione delle correnti penalizzanti per l'europa nord occidentale e anche l'italia di nord ovest.
posto due webcam che anche se è notte, dovrebbero andare e ogni tanto regalare qualche fulmine o altro
domani poi le osserviamo meglio
http://eldgos.mila.is/eyjafjallajokull-fra-valahnjuk/
http://eldgos.mila.is/eyjafjallajokull-fra-fimmvorduhalsi/
il video che stefano ha messo mostra che per i prossimi giorni, andando verso il 20 aprile, la situazione polveri potrebbe peggiorare proprio per quel discorso di cui si parlava poco sopra, della direzione delle correnti penalizzanti per l'europa nord occidentale e anche l'italia di nord ovest.
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
Tromonto di ieri sera a Liverpool, evidentemente colorato di rosso dalla presenza delle ceneri vulcaniche.
Ospite- Ospite
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
per chi fosse interessato, riporto un pò quella che è la cronologia di questo evento vulcanico partendo dall'inizio di marzo con i primi segnali
cito la fonte dove trovate l'autore che ha fatto un ottimo lavoro nel riassumere le tappe salienti di questa recente storia vulcanica
Aldo Piombino http://aldopiombino.blogspot.com/2010/04/gli-imprevedibili-svluppi-delleruzione.html
____________________________________________________________________________________________
3 marzo: arrivano le prime notizie su un possibile risveglio dell'Eyjafjallajökull. Uno sciame sismico con una
intensità massima di M=3 si è scatenato all'inizio del mese nella zona.
Ci sono anche delle deformazioni nel terreno. Il tutto segue ad una
certa attività sismica nell'oceano a sud dell'isola, lungo la dorsale di Rejkyanes
19 marzo: molte scosse sismiche nella zona dell'Eyjafjallajökull. Gli ipocentri stanno
progressivamente diventando sempre più superficiali. L'eruzione è
considerata imminente
20 marzo:
inizia l'eruzione: sulle pendici dell'Eyjafjallajökull si produce una
frattura lunga 500 metri dove si collocano alcune fontane di lava. Dal 4
marzo l'area era sottoposta a intensa deformazione (anche 1 cm al
giorno). Per fortuna il magma si apre la strada in una zona priva di
ghiacci
21 marzo: per precauzione viene chiuso lo spazio aereo islandese
22 marzo: si produce un pennacchio che arriva a 8.000 metri di altezza
24 marzo: i vulcanologi islandesi commentano che questa eruzione potrà
continuare per diversi mesi. La zona attorno alla frattura si riempie di
webcam per la gioia degli appassionati, mentre il pennacchio è
decisamente in ribasso
29 marzo: “business as usual”
31 marzo: si apre una seconda fessura da cui fuoriesce magma
3 aprile: le due vene continuano a eruttare con una folla di turisti a guardare
7 aprile: l'attività eruttiva è in netto calo
12 aprile: l'attività sembra terminare. La cosa come dice Erik klemetti, è un po'
strana perchè le eruzioni lineari di solito durano parecchi mesi.
L'autore di “volcanism” così si chiede se è possibile che il magma abbia
trovato un'altra via e che nei prossimi giorni succederà qualcosa
13 aprile. Una serie di piccole scosse
sismiche viene registrata nella zona del ghiacciaio in corrispondenza
dell'Eyjafjallajökull. Le autoritò, piuttosto preoccupate, stanno
pensando all'evacuazione della popolazione. C'èquindi la sensazione che
le cose stiano peggiorando
14 aprile: si avverano i peggiori timori: il magma ha trovato una nuova via
d'uscita sotto il ghiacciaio Eyjafjallajökull. Inizia l'emissione di
una forte quantità di cenere. Sul ghiacciaio si apre un cratere di 220
metri di larghezza. Il pennacchio comunque p costituito soprattutto da
vapore (l'acqua del ghiacciaio)
15 aprile: mentre il pennacchio raggiunge l'altezza di 8.000 metri, per la
prima volta gli effetti dell'eruzione si sentono anche fuori
dall'Islanda: nella foto si vede distintamente la nube vulcanica,
orientata verso SE che contrasta con la perturbazione praticamente
perpendicolare posizionata sulla Norvegia. Vengono evacuati i pochi
abitanti della zona. Sembra che di lava ce ne sia poca e che il
pennacchio nasca dalla presenza di una ingente quantità di acqua
16 aprile: si espande la zona di interdizione dei voli a quasi tutta l'Europa Centrale. Praticamente solo
nella UE restano aperti i soli spazi aerei di Italia, Spagna
Portogallo, Romania (ancora per poco?) e Grecia.
cito la fonte dove trovate l'autore che ha fatto un ottimo lavoro nel riassumere le tappe salienti di questa recente storia vulcanica
Aldo Piombino http://aldopiombino.blogspot.com/2010/04/gli-imprevedibili-svluppi-delleruzione.html
____________________________________________________________________________________________
3 marzo: arrivano le prime notizie su un possibile risveglio dell'Eyjafjallajökull. Uno sciame sismico con una
intensità massima di M=3 si è scatenato all'inizio del mese nella zona.
Ci sono anche delle deformazioni nel terreno. Il tutto segue ad una
certa attività sismica nell'oceano a sud dell'isola, lungo la dorsale di Rejkyanes
19 marzo: molte scosse sismiche nella zona dell'Eyjafjallajökull. Gli ipocentri stanno
progressivamente diventando sempre più superficiali. L'eruzione è
considerata imminente
20 marzo:
inizia l'eruzione: sulle pendici dell'Eyjafjallajökull si produce una
frattura lunga 500 metri dove si collocano alcune fontane di lava. Dal 4
marzo l'area era sottoposta a intensa deformazione (anche 1 cm al
giorno). Per fortuna il magma si apre la strada in una zona priva di
ghiacci
21 marzo: per precauzione viene chiuso lo spazio aereo islandese
22 marzo: si produce un pennacchio che arriva a 8.000 metri di altezza
24 marzo: i vulcanologi islandesi commentano che questa eruzione potrà
continuare per diversi mesi. La zona attorno alla frattura si riempie di
webcam per la gioia degli appassionati, mentre il pennacchio è
decisamente in ribasso
29 marzo: “business as usual”
31 marzo: si apre una seconda fessura da cui fuoriesce magma
3 aprile: le due vene continuano a eruttare con una folla di turisti a guardare
7 aprile: l'attività eruttiva è in netto calo
12 aprile: l'attività sembra terminare. La cosa come dice Erik klemetti, è un po'
strana perchè le eruzioni lineari di solito durano parecchi mesi.
L'autore di “volcanism” così si chiede se è possibile che il magma abbia
trovato un'altra via e che nei prossimi giorni succederà qualcosa
13 aprile. Una serie di piccole scosse
sismiche viene registrata nella zona del ghiacciaio in corrispondenza
dell'Eyjafjallajökull. Le autoritò, piuttosto preoccupate, stanno
pensando all'evacuazione della popolazione. C'èquindi la sensazione che
le cose stiano peggiorando
14 aprile: si avverano i peggiori timori: il magma ha trovato una nuova via
d'uscita sotto il ghiacciaio Eyjafjallajökull. Inizia l'emissione di
una forte quantità di cenere. Sul ghiacciaio si apre un cratere di 220
metri di larghezza. Il pennacchio comunque p costituito soprattutto da
vapore (l'acqua del ghiacciaio)
15 aprile: mentre il pennacchio raggiunge l'altezza di 8.000 metri, per la
prima volta gli effetti dell'eruzione si sentono anche fuori
dall'Islanda: nella foto si vede distintamente la nube vulcanica,
orientata verso SE che contrasta con la perturbazione praticamente
perpendicolare posizionata sulla Norvegia. Vengono evacuati i pochi
abitanti della zona. Sembra che di lava ce ne sia poca e che il
pennacchio nasca dalla presenza di una ingente quantità di acqua
16 aprile: si espande la zona di interdizione dei voli a quasi tutta l'Europa Centrale. Praticamente solo
nella UE restano aperti i soli spazi aerei di Italia, Spagna
Portogallo, Romania (ancora per poco?) e Grecia.
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
ISLANDA / 18-04-2010
VULCANO ISLANDA, EUROPA: AEROPORTI CHIUSI ERUZIONE VULCANO ISLANDA, VOLI AEREI SOSPESI / vulcano Islanda voli cancellati, Italia
ISLANDA / 18-04-2010
VULCANO ISLANDA, EUROPA: AEROPORTI CHIUSI ERUZIONE VULCANO ISLANDA, VOLI AEREI SOSPESI / vulcano Islanda voli cancellati, Italia
Aeroporti chiusi, eruzione vulcano Islanda, ultime notizie: voli aerei sospesi. Probabile anche il rinvio dei funerali del presidente polacco Lech Kaczynski, problemi anche negli aeroporti del nord Italia - La violenta eruzione del vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull, nel sud dell’Islanda, sta provocando enormi disagi nei trasporti aerei di tutta Europa, trasformandola in quella che è da tutti stata battezzata una enorme no fly zone.
Ieri 8 mila voli sono rimasti a terra, e oggi dovrebbe l'emergenza dovrebbe coinvolgere addirittura 17.000 voli.
Ma stando alla Eurocontrol, l’organismo europeo per la sicurezza aerea, il problema potrebbe durare più a lungo del previsto, tutto dipenderà dall'evoluzione della enorme colonna di cenere di oltre 11 km che ha invaso i cieli del nord Europa.
Le correnti di alta quota spingono verso sud-est la nuvola di cenere che si è alzata dal vulcano islandese e continua ad allargarsi.
L'emergenza sta convincendo persino le autorità polacche a rinviare le esequie del presidente polacco Lech Kaczynski, a cui sono attesi molti leader internazionali che avrebbero gravi difficoltà di spostamento.
I rischi sono reali. La nube è posta a 15 mila metri, proprio all’altezza di crociera dei jet.
Inoltre ci sono le particelle che compongono la nuvola che, qualora si attaccassero alle palette dei rotori degli aerei le eroderebbero, facendo spegnere i motori durante il volo.
VULCANO ISLANDA, EUROPA: AEROPORTI CHIUSI ERUZIONE VULCANO ISLANDA, VOLI AEREI SOSPESI / vulcano Islanda voli cancellati, Italia
ISLANDA / 18-04-2010
VULCANO ISLANDA, EUROPA: AEROPORTI CHIUSI ERUZIONE VULCANO ISLANDA, VOLI AEREI SOSPESI / vulcano Islanda voli cancellati, Italia
Aeroporti chiusi, eruzione vulcano Islanda, ultime notizie: voli aerei sospesi. Probabile anche il rinvio dei funerali del presidente polacco Lech Kaczynski, problemi anche negli aeroporti del nord Italia - La violenta eruzione del vulcano sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull, nel sud dell’Islanda, sta provocando enormi disagi nei trasporti aerei di tutta Europa, trasformandola in quella che è da tutti stata battezzata una enorme no fly zone.
Ieri 8 mila voli sono rimasti a terra, e oggi dovrebbe l'emergenza dovrebbe coinvolgere addirittura 17.000 voli.
Ma stando alla Eurocontrol, l’organismo europeo per la sicurezza aerea, il problema potrebbe durare più a lungo del previsto, tutto dipenderà dall'evoluzione della enorme colonna di cenere di oltre 11 km che ha invaso i cieli del nord Europa.
Le correnti di alta quota spingono verso sud-est la nuvola di cenere che si è alzata dal vulcano islandese e continua ad allargarsi.
L'emergenza sta convincendo persino le autorità polacche a rinviare le esequie del presidente polacco Lech Kaczynski, a cui sono attesi molti leader internazionali che avrebbero gravi difficoltà di spostamento.
I rischi sono reali. La nube è posta a 15 mila metri, proprio all’altezza di crociera dei jet.
Inoltre ci sono le particelle che compongono la nuvola che, qualora si attaccassero alle palette dei rotori degli aerei le eroderebbero, facendo spegnere i motori durante il volo.
Ultima modifica di LUPONERO il Dom 18 Apr 2010 - 9:05 - modificato 1 volta.
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
VULCANO ISLANDA: ESPERTO, TUTTA ITALIA KO SE FOSSE INVERNO
(ANSA) - ROMA, 17 APR - La stagione primaverile ha salvato parte dell'Italia dall'emergenza nuvola cinerea. ''Ci e' andata bene che non siamo in pieno inverno, se no la nube di ceneri avrebbe investito tutta l'Italia''. Lo afferma Sirio Ciccacci, professore associato di geomorfologia dell'Universita' La Sapienza di Roma. In questa esplosione del vulcano islandese sono, aggiunge Ciccacci, le correnti occidentali che portano il materiale in dispersione a quote relativamente basse, dove andrebbe monitorato lo sviluppo delle perturbazioni extratropicali del Nord Atlantico che si muovono comunque da Ovest verso Est e interessano tutta la zona del Nord Europa e ''in questo periodo solo marginalmente, appunto, la zona mediterranea''. In genere, osserva il geomorfologo, queste esplosioni non durano settimane, ma giorni. Qui l'eruzione perdura perche' l'acqua del ghiacciaio si e' infiltrata, ha interagito con il magma, e ha favorito la formazione del vapor d'acqua che ha aumentato la pressione. Per questo si tratta di una esplosione potente, ma destinata a diminuire una volta aperto il condotto del vulcano Eyjafjallajokull. (ANSA).
inoltre per chi fosse interessato:
Gli esperti: “La grande nube di cenere continuerà almeno 4 o 5 giorni”
http://solleviamoci.wordpress.com/2010/04/17/il-vulcano-in-islanda-gli-esperti-la-grande-nube-di-cenere-continuera-almeno-4-o-5-giorni/
Vulcano Islanda.I diritti dei passeggeri e dei turisti
http://consumatori.myblog.it/archive/2010/04/18/vulcano-islanda-i-diritti-dei-passeggeri-e-dei-turisti.html
(ANSA) - ROMA, 17 APR - La stagione primaverile ha salvato parte dell'Italia dall'emergenza nuvola cinerea. ''Ci e' andata bene che non siamo in pieno inverno, se no la nube di ceneri avrebbe investito tutta l'Italia''. Lo afferma Sirio Ciccacci, professore associato di geomorfologia dell'Universita' La Sapienza di Roma. In questa esplosione del vulcano islandese sono, aggiunge Ciccacci, le correnti occidentali che portano il materiale in dispersione a quote relativamente basse, dove andrebbe monitorato lo sviluppo delle perturbazioni extratropicali del Nord Atlantico che si muovono comunque da Ovest verso Est e interessano tutta la zona del Nord Europa e ''in questo periodo solo marginalmente, appunto, la zona mediterranea''. In genere, osserva il geomorfologo, queste esplosioni non durano settimane, ma giorni. Qui l'eruzione perdura perche' l'acqua del ghiacciaio si e' infiltrata, ha interagito con il magma, e ha favorito la formazione del vapor d'acqua che ha aumentato la pressione. Per questo si tratta di una esplosione potente, ma destinata a diminuire una volta aperto il condotto del vulcano Eyjafjallajokull. (ANSA).
inoltre per chi fosse interessato:
Gli esperti: “La grande nube di cenere continuerà almeno 4 o 5 giorni”
http://solleviamoci.wordpress.com/2010/04/17/il-vulcano-in-islanda-gli-esperti-la-grande-nube-di-cenere-continuera-almeno-4-o-5-giorni/
Vulcano Islanda.I diritti dei passeggeri e dei turisti
http://consumatori.myblog.it/archive/2010/04/18/vulcano-islanda-i-diritti-dei-passeggeri-e-dei-turisti.html
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
Vulcano Islanda, Coldiretti: stop a frutta fuori stagione in tavola
Non partono 10 milioni di
prodotti agroalimentari Made in Italy. La scomparsa dalle tavole degli
italiani della frutta e verdura fuori stagione, dalle susine all'uva,
che viaggiano tra i continenti con mezzi aerei è uno degli effetti
immediati che il prolungamento del caos nei voli potrebbe determinare.
E' quanto afferma la Coldiretti, in riferimento agli
effetti dell'eruzione del vulcano islandese sotto il ghiacciaio
Eyjafjallajokull, nel sottolineare che rischiano di non arrivare anche
il pescato e la carne straniera che viaggiano su cargo.
A rimanere
bloccati a causa dello stop aereo sono anche però i prodotti
agroalimentari Made in Italy (in pericolo i prodotti piu' deperibili,
dalla frutta alle verdure, dalle mozzarelle ai fiori) per un valore
stimato dalla Coldiretti in circa dieci milioni di euro, che vengono
esportati per via aerea all'estero in una settimana.
Il mancato
arrivo di frutta e verdura fuori stagione - sostiene la Coldiretti - non
è certo un problema per un Paese come l'Italia che può contare sulla
leadership europea nella produzione di ortofrutta il cui raccolto si
moltiplica peraltro con la primavera con 'arrivo sul mercato delle
primizie, dalle fragole agli asparagi.
A preoccupare - conclude la
Coldiretti - è invece l'effetto del prolungamento del blocco dei voli
sulle esportazioni per i gravi danni economici per le imprese nazionali
impegnate sui mercati esteri, in un momento si registrano peraltro
prezzi alla produzione non remunerativi per gli imprenditori agricoli
italiani.
http://www.viniesapori.net/articolo/vulcano-islanda-coldiretti-stop-a-frutta-fuori-stagione-in-tavola-1804.html
Non partono 10 milioni di
prodotti agroalimentari Made in Italy. La scomparsa dalle tavole degli
italiani della frutta e verdura fuori stagione, dalle susine all'uva,
che viaggiano tra i continenti con mezzi aerei è uno degli effetti
immediati che il prolungamento del caos nei voli potrebbe determinare.
E' quanto afferma la Coldiretti, in riferimento agli
effetti dell'eruzione del vulcano islandese sotto il ghiacciaio
Eyjafjallajokull, nel sottolineare che rischiano di non arrivare anche
il pescato e la carne straniera che viaggiano su cargo.
A rimanere
bloccati a causa dello stop aereo sono anche però i prodotti
agroalimentari Made in Italy (in pericolo i prodotti piu' deperibili,
dalla frutta alle verdure, dalle mozzarelle ai fiori) per un valore
stimato dalla Coldiretti in circa dieci milioni di euro, che vengono
esportati per via aerea all'estero in una settimana.
Il mancato
arrivo di frutta e verdura fuori stagione - sostiene la Coldiretti - non
è certo un problema per un Paese come l'Italia che può contare sulla
leadership europea nella produzione di ortofrutta il cui raccolto si
moltiplica peraltro con la primavera con 'arrivo sul mercato delle
primizie, dalle fragole agli asparagi.
A preoccupare - conclude la
Coldiretti - è invece l'effetto del prolungamento del blocco dei voli
sulle esportazioni per i gravi danni economici per le imprese nazionali
impegnate sui mercati esteri, in un momento si registrano peraltro
prezzi alla produzione non remunerativi per gli imprenditori agricoli
italiani.
http://www.viniesapori.net/articolo/vulcano-islanda-coldiretti-stop-a-frutta-fuori-stagione-in-tavola-1804.html
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
"Stop dei voli bufala del computer"
Presidente
Air Berlin: "Cieli puliti"
La
chiusura dei cieli europei è inutile, perché il rischio per gli aerei
causato dalla nube emessa dal vulcano islandese è una bufala generata
dal computer, senza alcun riscontro reale. A innescare la polemica con
questa teoria è Joachim Hunold, presidente di Air Berlin, la seconda
compagnia aerea tedesca. Secondo Hunold lo stop è basato unicamente
sulle simulazioni al computer del "Vulcanic Ash Advisory Centre" di
Londra.In un'intervista al
domenicale tedesco "Bild am Sonntag", il presidente di Air Berlin spiega
che "la chiusura dello spazio aereo è avvenuta unicamente sulla base di
questa simulazione, e in Germania non è stato fatto salire nemmeno un
pallone aerostatico per misurare la quantità di cenere vulcanica che si
trova nell'atmosfera". La conferma che i cieli tedeschi sono "puliti",
infatti, arriva dal portavoce della Lufthansa, Klaus Walther, il quale
spiega che nei voli di test compiuti con un Boeing 747 ed un Airbus 340
da Monaco a Francoforte non si è riscontrata la minima traccia di cenere
vulcanica.
"A Francoforte gli aerei sono stati esaminati dai
nostri tecnici - precisa Walther - che non hanno trovato il benché
minimo graffio sugli oblò della cabina di pilotaggio, né sulla
superficie della carlinga, né tantomeno all'interno dei reattori". Il
portavoce della Lufthansa sottolinea anche che "il divieto di volare,
deciso in base a calcoli al computer, ha prodotto un danno economico di
miliardi di euro. Per questo chiediamo che in futuro, prima di ogni
divieto di volo, vengano effettuate misurazioni affidabili".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo479377.shtml
Presidente
Air Berlin: "Cieli puliti"
La
chiusura dei cieli europei è inutile, perché il rischio per gli aerei
causato dalla nube emessa dal vulcano islandese è una bufala generata
dal computer, senza alcun riscontro reale. A innescare la polemica con
questa teoria è Joachim Hunold, presidente di Air Berlin, la seconda
compagnia aerea tedesca. Secondo Hunold lo stop è basato unicamente
sulle simulazioni al computer del "Vulcanic Ash Advisory Centre" di
Londra.In un'intervista al
domenicale tedesco "Bild am Sonntag", il presidente di Air Berlin spiega
che "la chiusura dello spazio aereo è avvenuta unicamente sulla base di
questa simulazione, e in Germania non è stato fatto salire nemmeno un
pallone aerostatico per misurare la quantità di cenere vulcanica che si
trova nell'atmosfera". La conferma che i cieli tedeschi sono "puliti",
infatti, arriva dal portavoce della Lufthansa, Klaus Walther, il quale
spiega che nei voli di test compiuti con un Boeing 747 ed un Airbus 340
da Monaco a Francoforte non si è riscontrata la minima traccia di cenere
vulcanica.
"A Francoforte gli aerei sono stati esaminati dai
nostri tecnici - precisa Walther - che non hanno trovato il benché
minimo graffio sugli oblò della cabina di pilotaggio, né sulla
superficie della carlinga, né tantomeno all'interno dei reattori". Il
portavoce della Lufthansa sottolinea anche che "il divieto di volare,
deciso in base a calcoli al computer, ha prodotto un danno economico di
miliardi di euro. Per questo chiediamo che in futuro, prima di ogni
divieto di volo, vengano effettuate misurazioni affidabili".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo479377.shtml
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
CHIUNQUE SIA INTERESSATO E VOGLIA PARTECIPARE (APPORTANDO NOTIZIE,IMMAGGINI ECC..) NON ESISTI AD ISCRIVERSI !!!!
CORDIALI SALUTI
DALLO STAFF DI ATMOSFERATOSCANA
CORDIALI SALUTI
DALLO STAFF DI ATMOSFERATOSCANA
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Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
o mamma mia che caos che c'è...
qui non si sanno ancora le altezze e secondo me quell'articolo che cita i 15km raggiunti lo fa solo per giustificare il timore che riporta e non perchè c'è le misure dei 15 mila metri raggiunti (fra l'altro sarebbe certo in tal caso il raggiungimento della stratosfera....cosa che al momento non è chiara da tutto quello che leggo)...
bella informazione che abbiamo!
ieri da radiosondaggi islandesi si leggeva che la nube non arrivava a 24 mila piedi ovvero circa 7200m di quota
che fra l'altro è in piena troposfera!
(l'affermazione è di Giuliacci)
stamani si legge un articolo di ieri di quello che credo sia il figlio di Giuliacci
____________________________________________________________________
L'eruzione del vulcano situato sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull, il quinto per estensione dell'Islanda, sta immettendo in atmosfera grosse quantità di ceneri e gas, che in queste ultime ore stanno mettendo in ginocchio il trasporto aereo nel nostro continente (nell'immagine dei satelliti della NOAA la scia della nube vulcanica). Ma in futuro, anche ben dopo la fine dell'eruzione, il risveglio di questo vulcano potrebbe avere importanti effetti anche sul clima, in particolare su quello del nostro Emisfero.
Polveri, ceneri e gas (in particolare l'anidride solforosa, che reagendo con il vapore acqueo si trasforma in acido solforico) difatti stanno entrando anche nella Stratosfera, una fascia alta (oltre i 13-15 km) della nostra atmosfera in cui la turbolenza e il ricambio sono assai ridotti: il materiale vulcanico che sta entrando in questa regione dell'atmosfera quindi rischia di rimanervi intrappolato per mesi se non addirittura per anni. Le ceneri vulcaniche e, soprattutto, le goccioline di acido solforico sono però altamente efficienti nel rendere l'atmosfera opaca alla radiazione solare: impediscono insomma aparte della luce e del calore solare di raggiungere la superficie e di conseguenza tendono a raffreddare il suolo.
Se quindi il vulcano continuerà a "sparare" nell'alta atmosfera le sue ceneri e i suoi gas, nei prossimi mesi sopra il nostro Emisfero potrebbe formarsi un sottile velo opaco che spingerebbe il clima di questa metà del Pianeta verso un sensibile raffreddamento: una diminuzione delle temperature che invece non interesserebbe l'Emisfero Australe, perchè il materiale vulcanico immesso in atmosfera ad alte latitudini si sparge solo nell'Emisfero in cui viene prodotto e non riesce a superare la barriera delle regioni tropicali. In particolare il rischio che l'eruzione influenzi il clima di Europa e Nord America diverrà forte se l'eruzione, e quindi l'immissione di materiale vulcanico in atmosfera, continuerà per almeno un paio di settimane. Nel Dopoguerra altre grandi eruzioni vulcaniche hanno avuto un impatto importante sul clima: in particolare nel 1991 l'eruzione del Monte Pinatubo nelle Filippine causò un raffreddamento del clima dell'intero Pianeta dell'ordine di qualche decimo di grado.
Andrea Giuliacci – 17 aprile 2010
http://andrea.giuliacci.it/vulcano-eyjafjallajokull-e-clima_sn_292.html
__________________________________________________________________
come leggete, qui si parla di altre altezze!
e in modo pacato (a dire il vero c'è un doveroso "se") si lancia anche l'ipotesi di un futuro condizionamento climatico facendo il pagarone con eruzioni passate molto note ma che a mio avviso, per ora, sono state di proporzioni più grosse di questa. (vedi tabella qui sotto che è un documento direi molto interessante)
per me rimane evidente un tremendo caos nell'informazione specie se si pensa che la maggior parte delle persone che leggono non hanno modo di capire e verificare le cose dette e scritte !
qui non si sanno ancora le altezze e secondo me quell'articolo che cita i 15km raggiunti lo fa solo per giustificare il timore che riporta e non perchè c'è le misure dei 15 mila metri raggiunti (fra l'altro sarebbe certo in tal caso il raggiungimento della stratosfera....cosa che al momento non è chiara da tutto quello che leggo)...
bella informazione che abbiamo!
ieri da radiosondaggi islandesi si leggeva che la nube non arrivava a 24 mila piedi ovvero circa 7200m di quota
che fra l'altro è in piena troposfera!
(l'affermazione è di Giuliacci)
stamani si legge un articolo di ieri di quello che credo sia il figlio di Giuliacci
____________________________________________________________________
L'eruzione del vulcano situato sotto il ghiacciaio Eyjafjallajokull, il quinto per estensione dell'Islanda, sta immettendo in atmosfera grosse quantità di ceneri e gas, che in queste ultime ore stanno mettendo in ginocchio il trasporto aereo nel nostro continente (nell'immagine dei satelliti della NOAA la scia della nube vulcanica). Ma in futuro, anche ben dopo la fine dell'eruzione, il risveglio di questo vulcano potrebbe avere importanti effetti anche sul clima, in particolare su quello del nostro Emisfero.
Polveri, ceneri e gas (in particolare l'anidride solforosa, che reagendo con il vapore acqueo si trasforma in acido solforico) difatti stanno entrando anche nella Stratosfera, una fascia alta (oltre i 13-15 km) della nostra atmosfera in cui la turbolenza e il ricambio sono assai ridotti: il materiale vulcanico che sta entrando in questa regione dell'atmosfera quindi rischia di rimanervi intrappolato per mesi se non addirittura per anni. Le ceneri vulcaniche e, soprattutto, le goccioline di acido solforico sono però altamente efficienti nel rendere l'atmosfera opaca alla radiazione solare: impediscono insomma aparte della luce e del calore solare di raggiungere la superficie e di conseguenza tendono a raffreddare il suolo.
Se quindi il vulcano continuerà a "sparare" nell'alta atmosfera le sue ceneri e i suoi gas, nei prossimi mesi sopra il nostro Emisfero potrebbe formarsi un sottile velo opaco che spingerebbe il clima di questa metà del Pianeta verso un sensibile raffreddamento: una diminuzione delle temperature che invece non interesserebbe l'Emisfero Australe, perchè il materiale vulcanico immesso in atmosfera ad alte latitudini si sparge solo nell'Emisfero in cui viene prodotto e non riesce a superare la barriera delle regioni tropicali. In particolare il rischio che l'eruzione influenzi il clima di Europa e Nord America diverrà forte se l'eruzione, e quindi l'immissione di materiale vulcanico in atmosfera, continuerà per almeno un paio di settimane. Nel Dopoguerra altre grandi eruzioni vulcaniche hanno avuto un impatto importante sul clima: in particolare nel 1991 l'eruzione del Monte Pinatubo nelle Filippine causò un raffreddamento del clima dell'intero Pianeta dell'ordine di qualche decimo di grado.
Andrea Giuliacci – 17 aprile 2010
http://andrea.giuliacci.it/vulcano-eyjafjallajokull-e-clima_sn_292.html
__________________________________________________________________
come leggete, qui si parla di altre altezze!
e in modo pacato (a dire il vero c'è un doveroso "se") si lancia anche l'ipotesi di un futuro condizionamento climatico facendo il pagarone con eruzioni passate molto note ma che a mio avviso, per ora, sono state di proporzioni più grosse di questa. (vedi tabella qui sotto che è un documento direi molto interessante)
per me rimane evidente un tremendo caos nell'informazione specie se si pensa che la maggior parte delle persone che leggono non hanno modo di capire e verificare le cose dette e scritte !
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
video del 14 aprile, primo giorno dell'eruzione (secondo il titolo)
belle riprese in volo che possono dare un'idea dell'altezza raggiunta dalla colonna....i più esperti vedendo il panorama di nubi possono tirare delle stime....
verso i 7 minuti e qualcosa c'è una ripresa sull'inizio della fuzione
del ghicciaio che riversa acqua fango e detriti nella piana...
l'agenzia spaziale italia per esempio parla (ecco un altro dato nella mischia..), facendo riferimento ad immagini sat del 15 aprile, di 11 km di quota come altezza massima...
l'immagine sarebbe questa
http://www.esa.int/esaCP/SEMJLY9MT7G_Italy_1.html#subhead1
belle riprese in volo che possono dare un'idea dell'altezza raggiunta dalla colonna....i più esperti vedendo il panorama di nubi possono tirare delle stime....
verso i 7 minuti e qualcosa c'è una ripresa sull'inizio della fuzione
del ghicciaio che riversa acqua fango e detriti nella piana...
l'agenzia spaziale italia per esempio parla (ecco un altro dato nella mischia..), facendo riferimento ad immagini sat del 15 aprile, di 11 km di quota come altezza massima...
l'immagine sarebbe questa
http://www.esa.int/esaCP/SEMJLY9MT7G_Italy_1.html#subhead1
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
Occhio al fratello maggiore dell'Eyjafjallajokull ovvero il Katla che stamattina sta aumentando la sua attività di tremori, e solitamente quando l'Eyjafjallejokull erutta dopo poco parte anche il Katla, quindi massima attenzione.
Questo il grafico dei tremori registrati sul Katla fra il 16 aprile e le 13 di oggi.
Questo il grafico dei tremori registrati sul Katla fra il 16 aprile e le 13 di oggi.
Ospite- Ospite
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
Previsione ceneri Eyjafjallajokull per domani alle 15.
Ospite- Ospite
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
Questo invece è il video animato con le previsioni di spostamento della cenere, entro martedì sarà presa tutta l'europa eccetto la Spagna, per adesso evitata perchè le ceneri entreranno nel mediterraneo dalla valle del rodano seguendo le correnti in quota disposte sull'asse NW-SE.
Ospite- Ospite
Re: Esplosione vulcanica Islanda: seguiamo la nube di ceneri
le notizie sono sul serio caotiche: la protezione civile ha detto che non vi è traccia di polvere della nube vulcanica manco sulla neve delle alpi e che in Italia non è arrivata..
ma allora sorge spontanea una domanda: tutti questi modelli che attendibilità hanno?
e soprattutto
s'è letto tanto nei siti meteo (c'è un pezzo qui nel forum di 3Bmeteo) sull'arrivo in alto della cenere già sabato
insomma chi dice il vero?
dal sito della protezione civile italiana:
Durante il blocco al traffico aereo, l’Enac ha autorizzato l’Enav, la
Società nazionale per l’Assistenza al Volo, ad effettuare un volo
di ricognizione per controllare direttamente lo stato
delle aerovie italiane interessate dalla nube di ceneri proveniente
dall’Islanda.
Al rientro dal volo di ricognizione, atteso in serata, l’aereo dell’Enav
verrà
condotto negli hangar di manutenzione di Ciampino per essere
ispezionato: i motori
verranno sbancati ed analizzati per verificare il loro stato di usura e
l’eventuale
presenza di particelle della nube vulcanica, anche nell’olio del motore.
Parallelamente,
l’aeronautica militare ha comunicato che le analisi condotte sulle Alpi,
non hanno
registrato traccia di ceneri vulcaniche al suolo.
il commento di uno dei piloti che ha effettuato il volo di prova:
"La situazione attuale adesso per noi in volo è apparsa assolutamente tranquilla, non abbiamo visto fenomeni che indicassero la presenza di polveri o di nubi particolarmente strane o, come si dice, vulcaniche". A parlare ai microfoni di News Mediaset è Giulio Inguscio, il pilota che ha sorvolato lo spazio aereo italiano per controllare lo stato della nube vulcanica. "In volo non se nota assolutamente la presenza", assicura il comandante.
quindi tutto sarebbe una 'toppata' fatta solo sulla base di modelli che non riesco a prevedere bene la realtà dell'atmosfera?...
mappa delle possibili aree di disperzione delle polveri per varie quote (la ripropongo anche se in queste ore dovrebbe uscire l'aggiornamento)
in rosso per altezze minori di 3000m
verde fra 3000m e 7000m
blu fra i 7000m e gli 11000m
si legge che non ci sarebbe alto rischio sopra i 10000m circa nè fra i 6000m circa e i 10km
vedete che nell'ultimo riquadro in basso a destra (domani mattina alle 08) non c'è un interessamento per l'italia anche se c'è la solita tendenza che mostrano gli altri modelli ovvero un tentativo di ingresso più a ovest dalla vicina francia...(quello che ha detto sopra Stefano)
ma allora sorge spontanea una domanda: tutti questi modelli che attendibilità hanno?
e soprattutto
s'è letto tanto nei siti meteo (c'è un pezzo qui nel forum di 3Bmeteo) sull'arrivo in alto della cenere già sabato
insomma chi dice il vero?
dal sito della protezione civile italiana:
Durante il blocco al traffico aereo, l’Enac ha autorizzato l’Enav, la
Società nazionale per l’Assistenza al Volo, ad effettuare un volo
di ricognizione per controllare direttamente lo stato
delle aerovie italiane interessate dalla nube di ceneri proveniente
dall’Islanda.
Al rientro dal volo di ricognizione, atteso in serata, l’aereo dell’Enav
verrà
condotto negli hangar di manutenzione di Ciampino per essere
ispezionato: i motori
verranno sbancati ed analizzati per verificare il loro stato di usura e
l’eventuale
presenza di particelle della nube vulcanica, anche nell’olio del motore.
Parallelamente,
l’aeronautica militare ha comunicato che le analisi condotte sulle Alpi,
non hanno
registrato traccia di ceneri vulcaniche al suolo.
il commento di uno dei piloti che ha effettuato il volo di prova:
"La situazione attuale adesso per noi in volo è apparsa assolutamente tranquilla, non abbiamo visto fenomeni che indicassero la presenza di polveri o di nubi particolarmente strane o, come si dice, vulcaniche". A parlare ai microfoni di News Mediaset è Giulio Inguscio, il pilota che ha sorvolato lo spazio aereo italiano per controllare lo stato della nube vulcanica. "In volo non se nota assolutamente la presenza", assicura il comandante.
quindi tutto sarebbe una 'toppata' fatta solo sulla base di modelli che non riesco a prevedere bene la realtà dell'atmosfera?...
mappa delle possibili aree di disperzione delle polveri per varie quote (la ripropongo anche se in queste ore dovrebbe uscire l'aggiornamento)
in rosso per altezze minori di 3000m
verde fra 3000m e 7000m
blu fra i 7000m e gli 11000m
si legge che non ci sarebbe alto rischio sopra i 10000m circa nè fra i 6000m circa e i 10km
vedete che nell'ultimo riquadro in basso a destra (domani mattina alle 08) non c'è un interessamento per l'italia anche se c'è la solita tendenza che mostrano gli altri modelli ovvero un tentativo di ingresso più a ovest dalla vicina francia...(quello che ha detto sopra Stefano)
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